Manipolazione intellettuale....

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aston villa
00mercoledì 4 marzo 2009 09:44
Luminare del tessuto
00venerdì 6 marzo 2009 09:36
Nicola Berti, dopo lo sfogo di martedì contro Spalletti e Ranieri, lei sta con o contro Mourinho?

«Con. Anzi, vi dico di più: lui è davvero fantastico».

Ha visto la conferenza stampa?

«Naturalmente e poi ho letto i giornali: sto ancora godendo...».

Insomma, lei fa parte del Mourinho fans club.

«Tutta la vita. E spero che rimanga il più a lungo possibile in Italia e all’Inter».

Con le sue frasi e le sue battute lo Special One non rischia di creare inutili tensioni nel mondo del calcio?

«Ma quali tensioni? Nel calcio ci sono sempre state. Gli amanti di questo sport dovrebbero essere felici che finalmente c’è una persona che ha il coraggio di dire la verità».

E gli altri cosa fanno?

«Non vedo nessuno che fa discutere come lui. Avete sentito le conferenze stampa di Ranieri? La*sciamo stare, dai... Mourinho invece ha coraggio e finalmente non sono più solo a difendere l’Inter».

Tutto è nato dopo il ri*gore fischiato domenica a Balotelli.

«Un rigore, aggiungo io, che a velocità normale è sembrato netto a tutti, compreso al sottoscritto che era a San Siro. E se neppure dopo 3-4 ore di moviole può essere giudicato scandaloso, di cosa stiamo parlando? Mourinho fa bene a difendere l’Inter».

Però a volte il portoghese è un po’ sopra le righe.

«Non è lui sopra le righe, sono gli altri... sotto le righe. Bisogna essere così perché il mondo del calcio ha bisogno di qualcuno un po’ diverso che dica cose intelligenti».


aston villa
00venerdì 6 marzo 2009 12:48
Da Alassio Gianpiero Gasperini apre una finestra sul campionato e in particolare sull’Inter di Josè Mourinho. Il tecnico rossoblu è andato nella cittadina ligure per sistemare la piastrella, firmata qualche mese fa, sul celebre Muretto dei divi. Anche lo sport si è prenotato un posto: dai campioni del Mondo di Spagna 82’ ai più grandi del ciclismo italiano. E adesso c’è spazio anche per il tecnico del Genoa, grande rivelazione del campionato. «Di solito gli allenatori li mettono al muro, al sottoscritto è andata bene: mi hanno messo sul muretto», scherza Gasperini che si prepara senza stress al confronto di domani con lo Special One sicuro che il suo Genoa farà ancora una volta una grande partita. Mise in difficoltà i nerazzurri già all’andata.

Inevitabile partire dal putiferio mediatico scatenato da Mou nei giorni scorsi. E l’allenatore del Genoa fa capire che le parole del tecnico interista non sono tutte da dimenticare, anzi, possono aprire una riflessione. Così Gasperini: «Mourinho ha detto cose probabilmente un po’ pesanti, o forse non equilibrate sotto l'aspetto dei termini: però certi concetti espressi da un allenatore importante come lui, una persona di cultura che ha vissuto esperienze in altri paesi, non vanno sottovalutati e magari ci devono indurre a osservare un po’ meglio la nostra realtà. Certe cose sono sotto gli occhi di tutti». Un Gasperini che usa sempre toni misurati e che comunque aggiunge: «A volte è meglio lanciare un sasso nello stagno e provocare una reazione piuttosto che lasciare tutto piatto. Credo che le polemiche seguite alle sue dichiarazioni abbiano avuto il merito di scatenare una riflessione profonda in tutto il mondo del calcio».

Toni forti, quelli di Mou, ma alcuni messaggi devono essere memorizzati per il futuro. Gasperini in questo momento pare una voce fuori da un coro che, negli ultimi giorni, aveva suonato una nota sola: tutti contro l’interista. La curiosità di questo remare contro vento sta anche nel passato bianconero di Gasperini, cresciuto nel settore giovanile della Juve dove aveva collezionato in panchina molti successi, allevando la generazione dei ragazzi che oggi sono diventati l’orgoglio della società bianconera. Un passato che non si dimentica, che rimane lì, ma senza sbattere contro il presente. L’analisi di Gasperini era iniziata in maniera più ampia: «Si potrebbero migliorare le cose stando attenti ai toni usati: inoltre sarebbe importante se ci fosse più cultura sportiva. E ognuno di noi può fare la propria parte in questo senso. Certo - continua il tecnico rossoblù - c’è la tendenza ad evidenziare gli episodi che riguardano i club che hanno più risonanza mediatica, ma l’informazione deve aiutare questo cambiamento cercando di parlare di calcio in modo più equilibrato».
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