Le Olimpiadi di Pechino

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aston villa
00martedì 1 luglio 2008 11:52
Manca poco..... [SM=x1497242]
aston villa
00martedì 1 luglio 2008 12:10
Dopo le polemiche di qualche settimana fa, il governo italiano sembra avere raggiunto una mediazione sulla presenza alla cerimonia di apertura delle olimpiadi a Pechino. La delegazione italiana ci sarà, ma senza la presenza del presidente del Consiglio. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi: "L'Italia sarà formalmente presente. Sono stato delegato dal presidente Berlusconi. Nei prossimi giorni prenderemo contatti con il presidente del Coni".

Le dichiarazioni, talvolta contrastanti anche all'interno dell'esecutivo, erano seguite agli scontri in Tibet. Lo scorso 11 giugno l'annuncio del sottosegretario Alfredo Mantica avevano messo in dubbio la partecipazione italiana alla cerimonia alla cerimonia inaugurale: "L'Italia potrebbe non partecipare - aveva detto Mantica - Non sono state ancora prese decisioni definitive, ma al momento il governo non è favorevole". Un'uscita subito smentita dal ministro degli Esteri Franco Frattini, che dopo un incontro con il capo della diplomazia cinese Yang Jechi, aveva precisato: "ogni forma di boicottaggio è inaccettabile".

Oggi il definitivo chiarimento sulla posizione del governo: "lo sport deve unire e portare l'amicizia tra i popoli - ha aggiunto Crimi - deve essere un momento importante, alto, dove lo sport deve lasciare questo segno". Secondo il presidente del Coni, Gianni Petrucci, si tratta di una notizia davvero importante. "Siamo sempre stati contrari al boicottaggio. Lo sport è sempre un veicolo importante per la distensione tra i popoli"

fabioeur
00giovedì 3 luglio 2008 07:13
Minaccia cavallette su Pechino la Cina mobilita 33 mila persone

Il clima più fresco del solito ha ritardato la schiusa delle larve di locusta

PECHINO - Un esercito di 33 mila persone è stato mobilitato dal governo di Pechino per proteggere le Olimpiadi dal rischio locuste. Il fronte della battaglia è situato nella regione cinese della Mongolia Interna dove milioni di cavallette hanno invaso una superficie di circa 1,3 milioni di ettari e puntano ora sulla capitale, sede dal prossimo 8 agosto dei Giochi olimpici.

Per fermare l'avanzata il tempo stringe: tra gli sciami di insetti e Pechino sono rimasti appena 430 chilometri di distanza. La battaglia si annuncia difficile e le "truppe" sono state armate con duecento tonnellate di pesticidi, centomila vaporizzatori e quattro aeroplani. "Siamo consapevoli del pericolo e ci stiamo adoperando per scongiurarlo", ha sottolineato Sun Weide, un portavoce del comitato organizzatore delle Olimpiadi.

L'invasione delle locuste non è direttamente riconducibile ai gravi problemi ambientali della Cina, ma va messa comunque in relazione ai sempre più frequenti capricci del clima. Nel nordovest del paese la primavera appena trascorsa ha fatto registrare infatti temperature più fresche del solito con il risultato, ha chiarito in un comunicato il ministero dell'Agricoltura cinese, che la schiusa delle larve è avvenuta più tardi del solito. "In molte zone vicine a Pechino gli insetti stanno vedendo la luce solo ora - ha messo in guardia la nota - e questo rende la minaccia ancora più concreta".

Colpa di andamenti stagionali sempre meno prevedibili è anche l'altra grossa grana con cui stanno facendo i conti in questi giorni gli organizzatori dei Giochi. Nel sudest del paese il caldo superiore alle medie, combinato con le forti piogge, ha innescato infatti una proliferazione di alghe nello specchio d'acqua antistante Quingdao, la città costiera scelta come sede per le gare di vela. Al momento 4000 persone sono impegnate a ripulire il campo di regata dalla massa di piante che ha colorato il mare di un intenso verde smeraldo. Uno sforzo che sino ad oggi ha permesso di raccogliere circa 150 mila tonnellate di alghe.
aston villa
00giovedì 3 luglio 2008 10:29
Pistorius non ha fatto il tempo per le Olimpiadi di Pechino. Il sudafricano che corre con le protesi è giunto quarto questa sera all'Arena "Gianni Brera" di Milano. Il suo tempo, di 47"78 è stato molto di più dei 45"55 che gli sarebbero stati necessari. "Sono molto deluso soprattutto per tutta questa gente che mi ha sostenuto. Speravo di fare molto meglio. Speravo di fare almeno 46"". Ora Pistorius ha ancora due tentativi: il primo l'11 luglio al Golden Gala di Roma.

La sua gara, dopo una partenza lenta, è andata in crescendo nella parte centrale. Ma, nel finale, il sudafricano è praticamente scoppiato. Pistorius, dopo la battaglia legale che gli ha permesso di sperare in un "pass" per i Giochi di Pechino non ha potuto allenarsi molto e non si trova certamente in uno stato di forma accettabile.

aston villa
00venerdì 4 luglio 2008 11:04
La Casa Bianca ha annunciato ufficialmente che il presidente George W. Bush assisterà alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino.

La portavoce della Casa Bianca Dana Perino ha comunicato che il presidente Bush, prima di recarsi in Cina, visitera' anche la Corea del Sud e la Thailandia. La visita in Corea del Sud, gia' annunciata, avverra' il 5 e 6 agosto. Quindi Bush si trasferira' in Thailandia, per una breve visita, prima di giungere a Pechino dove l'8 agosto assistera', insieme alla first lady Laura Bush, alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. La decisione di Bush di recarsi in Cina per le Olimpiadi era stata da tempo resa nota ma solo oggi la Casa Bianca ha confermato ufficialmente che il presidente americano sara' a Pechino in occasione della apertura olimpica. La decisione di Bush di recarsi alle Olimpiadi, confermata mentre erano in corso le proteste in Tibet per la mancanza di liberta' religiosa, ha suscitato critiche da parte di chi sostiene che un boicottaggio sarebbe una risposta piu' efficace alle violazioni dei diritti umani in Cina.
trophies
00venerdì 4 luglio 2008 16:20
a Pe­chino gli azzurri non potran­no schierare Libania Grenot, la 24enne cubana specialista dei 400, dal 4 aprile cittadina di questa Repubblica e da una settimana primatista ita­liana sul giro con 51”05. Le nuove regole della Iaaf, en­trate in vigore lo scorso mag­gio per frenare il flusso di corridori kenioti verso i Pae­si del Golfo, allunga di fatto i tempi dell’eleggibilità con la nuova nazione.

Indipendentemente dall’aver partecipato a manifestazione di rilevanza internazionale con la nazionale d’origine, ora dovrà trascor­rere almeno un anno dalla data di acquisizio­ne del nuovo passaporto, quando c’è il nul­laosta della federazione d’origine, altrimen­ti il periodo di veto si allunga a tre anni. E’ per questo motivo che il giovane fenomeno del peso, Orazio Cremona, in possesso del doppio passaporto italiano e sudafricano, ha rinunciato a gareggiare ai prossimi mondia­li junior dov’era favorito per l’oro.

VETO - Sulla posizione della Grenot la fede­ratletica italiana ha chiesto un chiarimento alla Iaaf, circa la retroattività della norma. Ieri la risposta che purtroppo non lascia spi- ragli per Pechino.
E’ davvero un peccato, perché proprio al­l’Arena la gazzella italo-cubana è stata di nuovo protagonista dando filo da torcere ad avversarie candidate al podio olimpico. Con una accelerazione da manuale la Grenot è andata a insidiare la britannica Nicola San­ders, argento mondiale a Osaka, rimanendo con 51”16 a soli 11/100 dal fresco primato stabilito una settimana fa a Firenze. E quel che più conta la bella caraibica, nata e cre­sciuta a Santiago di Cuba, s’è lasciata alle spalle addirittura la primatista mondiale dell’anno, l’africana del Botswana, Amanti­le Montsho.

GOLDEN GALA - Un’impresa che avrebbe fat­to la felicità di molte candidate a una meda­glia ai Giochi. Ma non lei, che Pechino se la vedrà in tv: « Non sono per niente conten­ta, posso scendere anche sot­to i 51”, ci proverò a Lugano

E venerdì al Gol­den Gala di Roma sfiderà la regina statunitense Felix sul giro di pista. Intanto con 51”05, la gazzella di Casal Pa­locco - dove vive con il mari­to romano Silvio Scaffetti, co­nosciuto a Cuba alla vigilia di Natale 2005 e poi sposato il 2 settembre 2006 - è 18ª nel ranking 2008 in cui sono pre­senti 14 atlete di tre nazioni (Russia, Usa e Giamaica).
aston villa
00venerdì 4 luglio 2008 16:32
Re:
trophies, 04/07/2008 16.20:

a Pe­chino gli azzurri non potran­no schierare Libania Grenot, la 24enne cubana specialista dei 400, dal 4 aprile cittadina di questa Repubblica e da una settimana primatista ita­liana sul giro con 51”05. Le nuove regole della Iaaf, en­trate in vigore lo scorso mag­gio per frenare il flusso di corridori kenioti verso i Pae­si del Golfo, allunga di fatto i tempi dell’eleggibilità con la nuova nazione.

Indipendentemente dall’aver partecipato a manifestazione di rilevanza internazionale con la nazionale d’origine, ora dovrà trascor­rere almeno un anno dalla data di acquisizio­ne del nuovo passaporto, quando c’è il nul­laosta della federazione d’origine, altrimen­ti il periodo di veto si allunga a tre anni. E’ per questo motivo che il giovane fenomeno del peso, Orazio Cremona, in possesso del doppio passaporto italiano e sudafricano, ha rinunciato a gareggiare ai prossimi mondia­li junior dov’era favorito per l’oro.

VETO - Sulla posizione della Grenot la fede­ratletica italiana ha chiesto un chiarimento alla Iaaf, circa la retroattività della norma. Ieri la risposta che purtroppo non lascia spi- ragli per Pechino.
E’ davvero un peccato, perché proprio al­l’Arena la gazzella italo-cubana è stata di nuovo protagonista dando filo da torcere ad avversarie candidate al podio olimpico. Con una accelerazione da manuale la Grenot è andata a insidiare la britannica Nicola San­ders, argento mondiale a Osaka, rimanendo con 51”16 a soli 11/100 dal fresco primato stabilito una settimana fa a Firenze. E quel che più conta la bella caraibica, nata e cre­sciuta a Santiago di Cuba, s’è lasciata alle spalle addirittura la primatista mondiale dell’anno, l’africana del Botswana, Amanti­le Montsho.

GOLDEN GALA - Un’impresa che avrebbe fat­to la felicità di molte candidate a una meda­glia ai Giochi. Ma non lei, che Pechino se la vedrà in tv: « Non sono per niente conten­ta, posso scendere anche sot­to i 51”, ci proverò a Lugano

E venerdì al Gol­den Gala di Roma sfiderà la regina statunitense Felix sul giro di pista. Intanto con 51”05, la gazzella di Casal Pa­locco - dove vive con il mari­to romano Silvio Scaffetti, co­nosciuto a Cuba alla vigilia di Natale 2005 e poi sposato il 2 settembre 2006 - è 18ª nel ranking 2008 in cui sono pre­senti 14 atlete di tre nazioni (Russia, Usa e Giamaica).



Lo dico da anni.

Questi cambi di cittadinanza sono una cosa vergognosa.

Poi se mi dite che Camoranesi e' italiano allora allargo la braccia e vi do' ragione....


aston villa
00venerdì 4 luglio 2008 16:46
Libania Grenot Martinez (CUS Cagliari), cubana di 24 anni e da poco naturalizzata italiana (ha sposato nel 2006 il romano Silvio Scaffetti), che ha abbassato di 13 centesimi il precedente record italiano sui 400 metri di Daniela Reina, ottenuto a Rieti il 27 agosto 2006. Con il crono di 51’’05 la Grenot centra così il minimo olimpico, fissato a 51’’55, staccando il biglietto per i Giochi di Pechino. Un’Olimpiade che forse rimarrà solo un sogno per la quattrocentista: la Iaaf da marzo ha modificato i regolamenti sui cambi di cittadinanza e, se prima era sufficiente il passaporto della nuova Nazione d’adozione (come avvenne per Magdelin Martinez), ora serve la cittadinanza da almeno un anno. E la Grenot è italiana solo dal 4 aprile 2008. Lo stesso presidente della Federatletica italiana Franco Arese afferma che "ci sono poche speranze di vederla a Pechino”. In una questione del genere, tanto burocratica quanto poco agonistica, rimane allora indelebile il sorriso timido di Libania dopo avere corso i 400 più veloci d’Italia.


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aston villa
00sabato 5 luglio 2008 09:58
«L'arco è tutta una questione di fortuna, dipende dal vento che può soffiare a favore o contrario». Parole e musica di Marco Galiazzo che riconferma, dopo quattro anni, la sensazione di modestia percepita davanti alla tv da milioni di italiani quando, alle Olimpiadi di Atene, lo sconosciuto ventunenne atleta padovano dava l'impressione di essere capitato per caso sul gradino più alto del podio. Umiltà e successo. Un binomio non così frequente in un mondo, quello dello sport, sempre più patinato e condizionato dalle regole dello show business.

Ci siamo chiesti: ma dove si allena Marco Galiazzo prima delle Olimpiadi? Dove affina il suo occhio infallibile per renderlo capace di centrare un bersaglio da 70 metri? Nessuna fantasia bucolica avrebbe potuto osare tanto e la risposta l'abbiamo trovata a Ponte San Nicola, un pugno sparuto di poche case, immerso nella campagna veneta, a quattro chilometri da Padova. È qui che l'ormai 25enne olimpionico con l'aria da impiegato del catasto, si destreggia con l'arco, tra campi i di grano, in mezzo alle balle di fieno, in uno scenario sorprendente che sicuramente sarebbe piaciuto a Guareschi.


Al campo della Arcieri Marco ci aspetta con la valigia. «Qui dentro c'è l'arco, il mio principale strumento di lavoro e vita – dice Galiazzo – e lo tratto come se fosse uno Stradivari». Sa di essere il più giovane campione olimpico in carica della sua specialità, ma lo nasconde con una apparente banalità: infatti è la semplicità che lo ha reso così popolare. «Vorrei sempre allenarmi qui vicino alla mia casa – prosegue il l'arciere padovano – sono legato alla natura, al mio territorio. Il mio accento veneto è un marchio di fabbrica inconfondibile. Si sente vero?». Ma è la sua storia personale a renderlo speciale, quella che racconta quasi con ritrosia e timidezza: «Tutto è iniziato intorno ai 10 anni – racconta sorridendo Marco -, quando i miei genitori mi hanno regalato un vero arco con le frecce. Erano stufi di vedermi in giardino tutto solo a setacciare rami per costruire degli archi di fortuna. Da quel giorno non l'ho più mollato».

Ora, a quindici anni da quell'inatteso e gradito regalo di mamma e papà, la sua vita e quella dell'arco sono un tutt'uno. Di buon mattino, inizia una preparazione meticolosa e si allena per 3-4 ore al giorno. «A volte anche 6 ore – puntualizza Galiazzo, - da quando ho vinto l'oro ad Atene, ho realizzato il sogno di poter trasformare questa passione in una attività. Ho vinto il concorso per entrare nel gruppo della aeronautica sportiva. Guadagno meno di mille euro al mese, come tanti ragazzi della mia età e non solo. Ma a me non interessano i soldi, lo faccio per me stesso».

Tutto sembra facile. Solo che mai un italiano, prima di lui, era riuscito nell' impresa. A Pechino, che sente come casa sua, spera di bissare la medaglia. «Ripetermi sarà più difficile – prosegue Marco – e il fattore climatico non mi spaventa più di tanto. A Pechino c'è umidità, ma a Padova non ci batte nessuno per l'afa». Lo spaventa invece la concorrenza che negli ultimi quattro anni si è rafforzata. «L' arcieria mondiale ha raggiunto buoni livelli. Temo molto i cinesi che giocano in casa, perché sono specialisti in questa disciplina. Ma a dire il vero, spero di vincere l' oro a squadre con i miei compagni, perché questa è l'unica medaglia che manca al palmares dell'Italia».

A parte Pechino, Marco Galiazzo ha un occhio rivolto al suo futuro. «Vorrei un giorno poter insegnare questo sport ai bambini, esattamente come ha fatto mio padre con me – dice orgoglioso l'olimpionico padovano – che sono figlio unico. Mio padre pur di stare con me, mi segue dal 1999 come allenatore. Lui è un vulcano, mentre io non parlo mai, ma è per questo che ci capiamo al volo». Si rimette il cappello da pescatore, quello che gli ha nascosto gli occhi ad Atene, si prepara nella postazione alla «la linea di tiro», impugna l'arco come Robin Hood e sfida con la freccia la sua campagna come se fosse la foresta di Sherwood. È un piacere vederlo. Riprovaci Marco, l'Italia è con te.

aston villa
00mercoledì 9 luglio 2008 19:49
La squadra italiana di atletica leggera avrà un'arma in più ai Giochi di Pechino: la neo-primatista dei 400 metri Libania Grenot. Dalla Iaaf è arrivata a sorpresa la decisione di accettare, senza nessuna riserva o limitazione, il cambio di nazionalità dell'atleta, cubana di nascita ma italiana per matrimonio dall'aprile di quest'anno. La Grenot potrà quindi partecipare ai Giochi con la maglia azzurra.
REGOLAMENTO - Il testo regolamentare indicato come norma di riferimento sulla partecipazione degli atleti ai Giochi è stato identificato nella Carta olimpica, che consente agli atleti che abbiano cambiato nazionalità di vestire la maglia del nuovo Paese qualora siano passati più di tre anni dall'ultima occasione. Per la Grenot, una questione di giorni, dato che aveva vestito l'ultima volta la divisa della nazionale cubana ai Mondiali di Helsinki nel 2005, dove fu eliminata in batteria. Ma probabilmente il lavoro della Fidal ha pagato, superando questo ostacolo burocratico.
PRIMATO - Lo scorso 27 giugno Libania Grenot ha stabilito a Firenze il record italiano assoluto dei 400 metri, con il tempo di 51"05. Nel 2005 aveva smesso con l'atletica, salvo poi riprendere ad allenarsi nel giugno 2007 sotto la guida di Riccardo Pisani. Nell'aprile di quest'anno l'acquisizione della cittadinanza italiana e l'esplosione. Venerdì sera sarà protagonista al Golden Gala, dove troverà il meglio al mondo sul giro di pista, compresa la statunitense Allyson Felix.
aston villa
00sabato 12 luglio 2008 10:03
Niente cani alle Olimpiadi, almeno nei piatti dei ristoranti. Turisti e sportivi non potranno gustare la carne di cane, un piatto prelibato in estremo oriente. Una decisione che serve a salvaguardare le sensibilità occidentali: chi non avrebbe un mancamento trovandosi nel piatto un lontano "parente" del caro Fido lasciato a casa?

La notizia è stata diffusa dal blog di Han Yue, dove si legge che l'Ufficio per la Sicurezza degli Alimenti di Pechino ha stabilito che i 112 ristoranti e alcuni hotel olimpici della capitale - con tanto di lista - non potranno servire carne di cane per non urtare la sensibilità di atleti e turisti stranieri.

Anche gli altri ristoranti della città, in particolare quelli specializzati in cucina delle province dello Yunnan e del Guizhou e coreana, sono stati esortati dalle autorità a non servire il cane. L'Ufficio ha annunciato controlli su tutti i punti di ristorazione di Pechino.

La carne di cane viene cucinata e mangiata in Cina fin dai tempi di Confucio (551 A.C.), e oggi è consumata sopratutto nella comunità coreana (che a Pechino è abbastanza consistente considerando che ci vivono circa 100 mila coreani). In passato si mangiava il cane nelle situazioni di penuria alimentare, in tempi più recenti è stata apprezzata per il presunto beneficio alla circolazione del sangue e all'energia Yang (polarità positiva opposta e complementare alla negativa Yin secondo la filosofia cinese), e oggi è considerata un piatto ricercato, anche se è sempre meno diffusa sia per l'alto costo che per l'avvicinamento della Cina al nostro Occidente.

L'attenzione agli ospiti stranieri però non ha alleggerito i pesanti vincoli protezionisti ancora presenti per prodotti della gastronomia Made in Italy: la mozzarella di bufala campana Dop, altri formaggi freschi e a pasta filata non saranno sulle tavole di Pechino durante la quarantena imposta per la durata dei Giochi. Addirittura per i prodotti ortofrutticoli freschi, come mele e kiwi, ci sono stati ostacoli di carattere burocratico, sanitario ed amministrativo, che hanno impedito sinora le spedizioni.

aston villa
00lunedì 14 luglio 2008 13:28
Sventola sulla Grande Muraglia cinese il 'Dragone olimpico', un enorme striscione con le bandiere delle 205 nazioni partecipanti ai Giochi e il logo delle Olimpiadi. E' stato dispiegato da centinaia di volontari provenienti da tutto il mondo, incuranti del gran caldo. Ideato dall'artista Zhao Jianhai, detto Pop Zhao, lo striscione misura 13 chilometri e 112 metri di lunghezza e rappresenta idealmente il miliardo e 300 milioni di cinesi che daranno il benvenuto alle Olimpiadi e i 112 anni dai Giochi di Atene, i primi dell'era moderna. Pop Zhao era già nel Guinness dei primati grazie a un altro "dragone", di diecimila metri, esposto il 13 luglio del 2001 quando le Olimpiadi vennero assegnate alla Cina.
aston villa
00martedì 15 luglio 2008 10:32
Per assistere dal vivo ai Giochi Olimpici di Pechino non basterà comprare il biglietto: sarà bene infatti leggere attentamente e attenersi al rigido prontuario che regola la partecipazione del pubblico. Ben più che un decalogo, perchè gli organizzatori hanno stilato 26 tra norme e divieti. L’imperativo è stato riassunto in uno slogan: «Buoni costumi per Giochi di successo». Il manuale- "Le regole di comportamento per gli spettatori" - è stato reso pubblico dal Comitato Organizzatore di Pechino 2008, secondo cui le regole saranno importanti «per mantenere l’ordine e la sicurezza dell’evento».

Ed ecco le norme nel dettaglio: «Sarà severamente proibito», si legge testualmente nel documento, «inveire contro gli arbitri, gli atleti e altro personale; non sarà tollerato nessun tipo di scommessa, sit-in o dimostrazione». Vietato anche «ubriacarsi, denudarsi o qualunque attività che ostacoli i Giochi o sia considerato illegale dalla legge cinese». Non sarà possibile entrare negli stadi con strumenti musicali, trombette e fischietti, accendini o cerini, bandiere o manifesti più grandi di due metri quadrati. Al bando anche qualunque altro oggetto che possa essere usato come arma.

Niente enormi striscioni, dunque. «Perchè vogliamo creare un ambiente accogliente per gli atleti provenienti da tutte le nazioni», ha spiegato Huang Keying, vice-direttore del settore Servizi agli spettatori, nel Comitato Organizzatore di Pechino 2008. «Manifesti che incitino "Forza Cina", per esempio, non sarebbero gentili nei confronti degli atleti delle altre nazioni».

Proibita anche «qualunque tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale... in tutte le aree Olimpiche, stadi o spazi sportivi». Il regolamento vieta anche «le bandiere di membri non iscritti Comitato Olimpico Paraolimpico», norma questa che sembra diretta rivolta a Taiwan, di cui è proibito anche solo parlare in Cina. Vietati slogan a favore dei diritti umani, della tutela ambientale o che servano per raccogliere fondi.

Tutto proibito, dunque? Non proprio. Saranno concessi gli ombrelli, che erano per esempio vietati alle Olimpiadi di Atene. Una novità che rientra appieno nei costumi locali: «All’estero alla gente piace stare al sole, ma a Pechino preferiamo evitare la luce accecante», ha spiegato la signora Huang dalla pelle diafana. Via libera dunque agli ombrelli pieghevoli, che saranno usati come parasole. Sempre che, ovviamente, una volta aperti sugli spalti, non ostacolino la vista di chi siede nelle file retrostanti. E per chi abbia ancora qualche dubbio su come comportarsi, c’è un numero a cui rivolgersi: basta digitare sul cellulare 1065800079 con la lettera A per ricevere immediatamente il "libretto rosso" dei Giochi di Pechino.
aston villa
00mercoledì 16 luglio 2008 11:39
C'è un bel vento teso di Levante, 12 nodi da Est misti a profumo di fugassa, la campionessa olimpica arriccia naso e lentiggini come il bracco davanti al tartufo bianco, carica sulle spalle (larghissime) la tavola a vela, chiede permesso ai bagnanti, scusate ma qui c'è un'Olimpiade, la quinta, da preparare, il cantiere è aperto, stiamo lavorando (anche) per voi. Un balzo, due colpi di braccia, è già all'orizzonte: «Ciao, a dopo. Io vado. E chi se lo sogna, ai Giochi, un vento così!». L'avevamo lasciata, agosto 2004, a piangere di delusione su un oro perso ad Atene («Ma, col senno di poi, era un bellissimo bronzo»), sprofondata dentro una crisi esistenziale più che tecnica, «ero intossicata di testa e di stanchezza», lei, Alessandra Sensini, la regina di Sydney battuta da una francese di 10 anni più giovane e da una cinese, Yin Jian, che ahinoi ritroverà a Quingdao, il campo di regata più minato che Olimpiade ricordi. Nebbia da valpadana, alghe più di vannamarchi, smog da metropoli e poco, pochissimo vento, «serviranno i giorni di recupero e saranno prove molto mentali» dice il c.t. azzurro del windsurf Paolo Ghione, 50 voti con la lista civica Unione cittadina alle Comunali del 2007, il coach che ha portato la fuoriclasse a Bordighera per limare i dettagli. Nostra signora delle onde, quattro anni dopo, è trasformata.


Ha studiato management, ha commentato la Coppa America di Valencia, ha mandato fiori e felicitazioni alle vecchie rivali che, mentre lei osservava il futuro, sfornavano figli. Poi, febbraio 2006, è tornata sulla tavola, quella nuova Rs:x di Pechino che nulla ha a che fare con il Mistral di Atene, «il problema è che soffro di un virus che si chiama Olimpiade e, ancora una volta, non ho saputo resistere». Aveva un conto aperto con quei cinque cerchi: «Mi era rimasto dentro un sapore amaro di incompiuto, la consapevolezza di non aver dato il massimo. A Pechino ci sarò perché voglio riscatto. Poi magari smetto, senza rimpianti però». Ed eccola qui, a tirar bordi tra pance e turisti a mollo, 38 anni e cominciare a sentirli («Ho un torcicollo che mi tormenta, maremma il dolore...»), tutto quello che c'era da vincere già in cambusa, l'idea di famiglia spostata un po' più in là («Ma nell'anno olimpico l'amore sta sotto, ma proprio sotto, la chiglia! ») e quella domanda che l'aveva mandata in tilt, cosa farò da grande?, rimandata a settembre, come l'esame che non vorresti affrontare mai. «Dopo due anni di stop, ricominciare è stato un trauma. Non toccavo la tavola da Atene: la prima volta che ci sono risalita, la vela pesava una tonnellata, non mi ricordavo i segnali di partenza e le avversarie, chi cavolo le conosceva?». Però certe cose non si disimparano e l'acqua ha sostenuto Alessandra come i sali rigeneratori del mar Morto.

Oro mondiale a Torbole, bis a Takapuna nel 2006. «È che il windsurf è uno sport che ti cambia gli orizzonti. C'è l'avventura, la voglia di non arrenderti mai». Ci sono, fuori dalle boe placide e ordinate delle classi olimpiche, rischio e fiato mozzo. Surfate indimenticabili? «A Maui, spiaggia di Hookypa: onde alte un albero e mezzo, noi le misuriamo così e, giuro, è tanto! A Mauritius, al tramonto. E in Sardegna, quando il maestrale mi ha mandato a scogli...». Se nasci salata, hawaiana con l'acca aspirata e il Chianti («Anche col pesce») nel sangue, non puoi diventare dolce, «e io infatti dal mare non riesco a staccarmi », babbo Dedo ce l'ha infilata dentro da bambina e l'accompagnerà a Quingdao insieme a una delle tre sorelle, Barcellona («L'eccitazione»), Atlanta («La paura, poi il bronzo»), Sydney («La determinazione che ha portato all'oro») e Atene («L'insicurezza, il male interiore») sono in archivio, c'è un'ultima emozione da chiedere a questa meravigliosa regata chiamata vita e pazienza se in Cina il rispetto dei diritti umani non è una priorità: «Io rappresento l'Italia, faccio sport e non politica, non accetto le strumentalizzazioni degli atleti: perché non la boicottate voi giornalisti, questa Olimpiade?».

Alessandra ha tutto, talento, esperienza, carattere, classe, per uscire a testa alta dalle nebbie del porto di Quingdao. Tra Grosseto, casa, e Bordighera sta cercando quell'alchimia con la tavola che somiglia tanto a un amore impossibile. «È un rapporto simbiotico, fatto di routine, riti, piccole manie. Se mi metto a parlarle, là fuori in mare inseguendo il vento, è buon segno: significa che ci sono con la testa, concentrazione e centratura sono lì con me». E se lei risponde? «Be', allora è il massimo». In acqua Alessandra Sensini ai Mondiali vinti a Auckland, in Nuova Zelanda, a gennaio nella classe Rs:x, che ha sostituito la Mistral (Sea&See)



Fox Molder
00mercoledì 16 luglio 2008 20:37
avvicinamento

Alessia Filippi, record europeo nei 1500 stile libero

TREVISO (16 luglio) - Alessia Filippi ha stabilito il nuovo record europeo dei 1500 stile libero nella prima giornata degli Assoluti di nuoto, a Lovadina di Spresiano. La nuotatrice romana dell'Aurelia Nuoto, campionessa europea degli 800 stile libero e dei 400 misti, ha vinto la finale in 15'52''84, terzo tempo all time e tre secondi meglio del precedente primato della svizzera Flavia Rigamonti (15'55''38 il 27 marzo 2007 ai Mondiali di Melbourne). Alessia Filippi ha frantumato anche il precedente record italiano di Roberta Ioppi (16'28''02, 1 aprile 2008 a Livorno).


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=27810&sez=HOME_SPORT
Fox Molder
00lunedì 28 luglio 2008 20:20
Problemi in piscina........(o forse no...)
Pechino 2008: Italia, via libera al super costume


AGM-DS) - 28/07/2008 18.30.09 - (AGM-DS) - Milano, 28 luglio - A Pechino gli azzurri potranno vestire il costume che riterranno piu` adatto per segnare i migliori tempi. E’ stato, infatti, interrotto consensualmente il rapporto (che sarebbe scaduto nel 2010) tra la Federazione nuoto e Arena, la casa che forniva a tutte le squadre italiane la fornitura tecnica. All’origine della rottura c’e` stato il lancio del famoso ‘Body laser’, il costume della Speedo con cui sono stati realizzati oltre 50 record del mondo dall’inizio dell’anno.
L’Arena aveva cercato di colmare il gap tra il proprio costume e quello della ditta americana, ma c’era stata piu` di una critica allo scorso Settecolli, dove alcuni body si erano rotti prima di entrare in acqua. Il primo a rompere l’accordo era stato Filippo Magnini che, proprio nel meeting romano, aveva provato il Body laser con risultati eccellenti: aveva vinto la gara, superando anche il recordman mondiale Bernard.

Una decisione sofferta ma `si e` deciso di anteporre ad ogni altra considerazione la volonta` di garantire a tutti gli atleti la serenita` d’animo, la determinazione e la concentrazione necessarie per affrontare al meglio le competizioni olimpiche`, si legge nel comunicato della Federazione. Dunque, ogni atleta vestira` il costume che riterra` migliore, anche se non sara` facilissimo reperire molti ‘body laser’ in cosi` poco tempo.

http://www.datasport.it/leggi.aspx?id=5153253



Fox Molder
00lunedì 4 agosto 2008 15:40
magari non c'entra.......magari!
PAURA IN CINA
Attentato a stazione di polizia, 16 morti
Allerta terrorismo per le Olimpiadi

A quattro giorni dall'apertura dei Giochi, l'attacco a un commissariato nello Xinjiang mette in apprensione Pechino. Uccisi 16 agenti e altrettanti sono rimasti feriti. Gli assaltatori hanno usato un camion come ariete

Pechino, 4 agosto 2008 - In Cina è allarme terrorismo a quattro giorni dall'apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008. Almeno sedici poliziotti sono rimasti uccisi e altrettanti sono rimasti feriti in un attentato contro un commissariato di Kashgar nello Xinjiang, la regione autonoma nordoccidentale a maggioranza musulmana abitata dall'etnia turcofona degli Uiguri.
Alle 8 locali (le 2 in Italia) due uomini hanno usato un camion dell'immondizia come un ariete per penetrare nell'edifico e poi lanciare due granate e aggredire gli agenti a colpi di coltello. Gli assalitori sono stati arrestati e la polizia sospetta si tratta di un'operazione delle formazioni autonomiste uigure, che si oppongono alla presenza cinese. Proprio a Kashagar il 10 luglio scorso la polizia cinese aveva annunciato di aver sgominato dodici cellule estremistiche legate a gruppi terroristici internazionali dello Xinjiang Tra i movimenti coinvolti ne erano indicati in particolare due: Hizb-ut-Tahrir e il Movimento Islamico del Turkestan Orientale; quest'ultimo sarebbe legato a 'al-Qaeda', e perciò figura dal 2002 sulla 'lista nerà delle Nazioni Unite.
Stando a Pechino, nelle ultime settimane nello Xinjiang sono sventati numerosi complotti per compiere attentati in occasione dei Giochi; l'emittente 'Radio Free Asia', che ha sede negli Stati Uniti, a sua volta aveva riferito ai primi di luglio che sempre a Kashgar due militanti islamici erano stati giustiziati mentre altri quindici erano finiti in carcere.
Un'altra formazione, il Partito islamico del Turkestan, in un video diffuso il 23 luglio sul web aveva rivendicato una serie di attentati compiuti negli ultimi mesi e aveva minacciato di tornare a colpire con "tattiche mai impiegate prima" durante le Olimpiadi.
In un messaggio diffuso su Internet, il comandante Seyfullah, aveva rivendicato la bomba su un autobus a Shanghai del 5 maggio che aveva fatto tre morti, oltre all'assalto con un trattore-bomba a un commissariato a Wenzhou del 17 luglio e le successive bombe su tre autobus nella provincia dello Yunnan.
Nel video Seyfullah avvertiva che l'obiettivo è colpire "i punti più critici collegati alle Olimpiadi": "Cercheremo di attaccare le città nel cuore della Cina con tattiche mai impiegate prima". Il Partito islamico del Turkestan è un gruppo uiguro e musulmano che punta alla creazione di uno Stato indipendente islamico nella provincia più a ovest della Cina, lo Xinjiang.
Dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ritengono sia prematuro parlare di un legame tra l'attentato e i giochi e hanno ribadito "piena fiducia" nelle misure di sicurezza predisposte.
fabioeur
00venerdì 8 agosto 2008 05:25
Oggi iniziano le Olimpiadi di Pechino.

Qui sotto tutte le gare programmate per il giorno 9 agosto, con l'orario della competizione a Pechino e l'ora corrispondente in Italia,
per non perderne nemmeno una. Buona visione e Forza Italia!!!



fabioeur
00venerdì 8 agosto 2008 05:28
Seguite il calendario delle Olimpiadi QUI
aston villa
00venerdì 8 agosto 2008 09:26
I migliori auguri agli atleti italiani e cubani per una splendida olimpiade! [SM=x1539166]
aston villa
00venerdì 8 agosto 2008 14:33
MEDAGLIE CUBANE ALLE OLIMPIADI

www.cubaycuba.net/sport/medaglie.html
aston villa
00sabato 9 agosto 2008 18:54
Davide Rebellin ha portato la prima medaglia all'Italia. Tutti aspettavano Bettini ed invece è stato il trentasettenne a giocarsi fino all'ultimo la vittoria. L'oro se l'è aggiudicato lo spagnolo Samuel Sanchez davanti all'italiano e all'elvetico Fabian Cancellara, autore di un recupero prodigioso nel finale.

C'è comunque un velo di amarezza nelle parole di Rebellin, conscio di aver sfiorato l'impresa. «L’oro è un’altra cosa, peccato perchè ormai ero a un passo dal vincerlo». Il veneto ha poi aggiunto: «Salgo sul podio con un po' di tutto, ne ho fatti tanti di secondi posti ma questo è il più bello.L’argento è un sogno che tutti gli sportivi hanno, sei comunque a un passo dall’oro ed è una grossa soddisfazione».

Commentando l'arrivo, il primo medagliato di Pechino 2008 ha commentato: «Sanchez mi ha passato negli ultimi metri, è stata una volata regolare ma si vedeva che era il più forte. Ringrazio i compagni e i tifosi».
Delusione per il lussemburghese Andy Schleck, che aveva sferrato l'attacco decisivo, ma ha chiuso soltanto quinto. Mentre non hanno brillato gli altri favoriti Schumacher e Valverde.

Diciottesimo il campione in carica, Paolo Bettini. Ottimo lavoro da parte degli altri azzurri che non si sono risparmiati per portare Rebellin a giocarsi il trionfo e a festeggiare i 37 anni compiuti oggi in corsa con un argento.
aston villa
00sabato 9 agosto 2008 18:54
Nonostante il dramma personale di Aguero e lo stop forzato per la Del Core, l’Italvolley femminile comincia nel migliore dei modi l’avventura a cinque cerchi a Pechino.

Il sestetto del ct Massimo Barbolini fa fuori con il punteggio di 3-1 le campionesse del mondo della Russia, lasciando fuori dal parquet tutte le ultime vicessitudini, disputando una gara molto concreta e bloccando le potenti attaccanti russe, con una difesa eccellente in cui si è esaltata una volta di più Paola Cardullo, autrice di interventi che hanno strappato l’ovazione del pubblico.

La migliore pallavolo si è vista nel primo set, in cui l’Italia ha messo subito in chiaro di voler portare a casa il risultato. Barbolini ha puntato su Centoni opposto e la ragazza di Lucca lo ha ripagato con una gara generosa come quella di Serena Ortolani, preferita a Secolo come martello titolare. Entrambe hanno chiuso con un bottino di 16 punti. La Russia ha reagito soltanto nel secondo parziale approfittando di un momento di sbandamento della squadra campione d’Europa.

I parziali dei 4 set sono stati i seguenti: 25-20, 17-25, 25-16, 25-23. Le azzurre possono ora guardare con ottimismo al proseguo del torneo. Prossimo
aston villa
00sabato 9 agosto 2008 18:55
Nuovo record italiano di Alessia Filippi nella gara femminile dei 400 misti alle Olimpiadi di Pechino. La nuotatrice italiana ha chiuso la sua batteria con il tempo di 4’35''11, che migliora il suo precedente primato italiano di 4’35''80, fatto segnare agli europei di Budapest nel 2006. La Filippi ha chiuso al secondo posto la sua batteria alle spalle della statunitense Elizabeth Beisel, prima in 4’34''55, e ha ottenuto la qualificazione per la finale in programma domani.

Meglio non poteva cominciare l’Olimpiade di Alessia. «Contenta ma non contentissima - dice la Filippi alla Rai - perchè ho tirato molto e faticato tanto. È una Olimpiade e non bisogna sprecare le energie. L’importante era entrare in finale. Tranquilla? Forse è l’impressione che do di non faticare ma non è così. Sono contenta, fate il tifo per noi».
aston villa
00sabato 9 agosto 2008 18:55
Ciclismo su strada - prova in linea
Si chiude con un argento la prima giornata degli azzurri ai Giochi di Pechino. E' stato Davide Rebellin a regalare un secondo posto che per poco non è stato qualcosa di più. Comprensibile il rammarico dell'azzurro che sa di aver sfiorato l'impresa: il basco Samuel Sanchez l'ha beffato solo nelle ultime pedalate. Nella gara vinta dallo spagnolo, che ha regalato un oro storico alla sua nazione nella prova in linea, si è piazzato terzo lo svizzero Fabian Cancellara. Solo diciottesimo il campione in carica Paolo Bettini, che si è rialzato dopo aver visto il veneto inserirsi nella fuga decisiva. Grande prestazione di tutta la squadra azzurra che ha permesso a Rebellin di giocarsi il successo: Bruseghin, Pellizzotti e Nibali sono stati i tre preziosi gregari.

Nuoto - batterie
Gioie e dolori per i nuotatori azzurri scesi in acqua al Water Cube di Pechino. Bene i mististi: nei 400 Marin e Boggiatto in finale tra gli uomini, la Filippi tra le donne con il record italiano. Male invece Rosolino e Colbertaldo che non sono riusciti a qualificarsi nei 400 stile libero. Non è bastato invece il record italiano alle staffettiste della 4x100 stile libero per accedere alla finale. Squalificato nei 100 rana Alessandro Terrin per virata irregolare. Da segnalare l'ottima prestazione di Ilaria Bianchi (record italiano), che nuoterà le semifinali dei 100 farfalla.

Tiro a segno
Giornata amara dal poligono. Delude la Turisini, prima italiana in gara a Pechino: solo 28o posto per l'azzurra nella carabina 10 metri. Delusione anche per gli azzurri impegnati nella pistola da 10 metri con Maurizio Fait fuori dagli otto finalisti per un solo punto e Mauro Badaracchi solo quarantesimo.

Tiro a volo
Grandi speranze di medaglia nella fossa olimpica. Dopo la prima giornata, due italiani sul podio virtuale. Dopo la prima giornata, il piemontese Giovanni Pellielo è in prima posizione con il miglior punteggio mentre l'altro italiano Erminio Frasca ha chiuso al terzo posto. Domani verranno assegnate le medaglie.

Pallavolo femminile
Ottimo esordio per la squadra allenata dal ct Barbolini che, nonostante l'assenza di Tai Aguero, si è imposta per 3-1 sulle campionesse mondiali della Russia. I parziali a favore delle azzurre sono stati 25-20, 17-25, 25-16, 25-23.

Sollevamento pesi
Delusione dalla Pagliaro: la pesista nissena ha fallito tutti e tre i tentativi di alzare 82 kg nella gara vinta dalla cinese Chen Xiexia, che ha regalato alla Cina il primo oro dei Giochi casalinghi.

Ginnastica uomini
Entra in finale il campione olimpico di Atene Igor Cassina, autore di un ottima prova e capace di chiudere al secondo posto nella sbarra. Qualificazione negli anelli per Matteo Morandi e Andrea Coppolino.



aston villa
00domenica 10 agosto 2008 09:36
I 400 misti portano la prima medaglia d'oro a Michael Phelps, che frantuma il record del mondo della specialità.
Lo statunitense si è imposto con il tempo di 4'03"84, conquistando il gradino più altro del podio davanti all'ungherese Laszlo Cseh, che ha chiuso con 4'06"16 (nuovo record europeo), e all'altro statunitense Ryan Lochte, cha ha nuotato in 4'08"09.
Per Phelps si tratta dell'ottavo record del mondo nella specialità dei 400 misti.
Buone le prestazioni di Alessio Boggiatto e Luca Marin, che chiudono rispettivamente al quarto e quinto posto, con tempi superiori ai 4'12".




aston villa
00domenica 10 agosto 2008 09:54
Seconda medaglia per l'Italia all'Olimpiade di Pechino. La conquista Giovanni Pellielo, argento nel tiro a volo, specialità trap. L'oro è andato al ceco Kostelecky, il bronzo al russo Alipov dopo lo spareggio con l'australiano Diamond. L'altro azzurro Erminio Frasca, dopo aver centrato la finale, ha ceduto negli ultimi piattelli chiudendo sesto. Per Pellielo è la terza medaglia in tre Olimpiadi consecutive, dopo il bronzo di Sydney e l'argento di Atene: mai nessun italiano aveva fatto così bene nella fossa olimpica.
aston villa
00domenica 10 agosto 2008 09:55
Il Giappone non si qualificava ai Giochi dal 1992 e casualmente aveva chiuso l’Olimpiade di Barcellona con una netta sconfitta contro gli azzurri di Velasco. E da un’altra partita contro l’Italia (guarda caso il destino) ricomincia questa avventura cinese dei nipponici. Passano gli anni e le stagioni, ma il risultato non cambia. Poteva essere anche questo un 3-0 (come allora) se non fosse stata per una pausa che Cisolla e compagni si sono presi nel terzo set dopo aver vinto nettamente in primi due: finisce così 3-1 (25-19, 25-18, 23-25, 25-17). Un calo di concentrazione e intensità che con avversari più quotati e con maggiori alternative in attacco potrebbe rappresentare un problema. Meno male che nei momenti delicati del match è uscita la leggenda del santo muratore, Gigi Mastrangelo.
CONCENTRATI - Anastasi inizia il torneo olimpico con Paparoni e Cisolla titolari (in panchina quindi Martino e Zlatanov) come schiacciatori ricevitori. L’Italia parte molto concentrata e attenta, forse memore della grande paura passata nella prima partita di qualificazione olimpica a Tokyo, qualche mese fa, quando gli azzurri rimontarono una situazione “impossibile” andando a vincere il match dopo aver recuperato il quarto set (erano sotto 1-2) da 17-24. Meno difficoltà questa volta perché gli azzurri mettono subito le cose in chiaro a muro e in difesa, questo fa la differenza, scontata invece la supremazia azzurra in attacco, dove Fei, Cisolla e soprattutto Mastrangelo sono stati molto raramente fermati dalla formazione nipponica che non ha trovato nei suoi martelli - Koshikawa e Yamamoto – un valido supporto.
ORA GLI USA - Solo nel terzo set, grazie soprattutto a un calo degli azzurri, il Giappone è venuto alla ribalta aggrappato alle schiacciate di Shimizu, entrato al posto di Yamamoto. Ma nel quarto set la formazione di Anastasi ha rimesso le cose a posto incassando i primi due punti sulla strada che porta ai quarti di finale. Fra due giorni per gli uomini di Anastasi ci sono gli Stati Uniti che hanno da poco vinto la loro prima World League in Brasile. Un test molto importante per capire quali sono le reali ambizioni degli azzurri in questa Olimpiade.
aston villa
00domenica 10 agosto 2008 14:23
Tatiana Guderzo ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova in linea di ciclismo femminile alle Olimpiadi di Pechino, al termine di una gara durissima e sotto la pioggia battente.

La 24enne vicentina di Marostica ha tentato il colpo grosso quando è andata in fuga a pochi chilometri dal traguardo, riuscendo a guadagnare una quindicina di secondi sul gruppetto delle altre migliori.

Il sogno di salire sul gradino più alto del podio è sfumato negli ultimi 500 metri, quando la Guderzo è stata ripresa. Ciò non le ha impedito di prendere parte alla volata finale, arrendendosi però alla britannica Nicole Cooke, che con uno spunto incredibile ha fatto sua la medaglia d’oro, e alla svedese Emma Johansson. Per la Guderzo grande soddisfazione e una medaglia che va ad aggiungersi all’argento vinto ai Mondiali di un anno fa.
Gigi..
00domenica 10 agosto 2008 15:34
Pechino,
Tagliariol, nato a Treviso il 7 giugno 1983, oro nella spada

Dalla scherma (spada) arriva la quarta
medaglia per l'Italia e stavolta è oro
grazie alla vittoria di Matteo Taglia-
riol 15-9 sul francese Jeannet.



Però, dopo la ciclista marosticense, adesso pure un trevigiano.

Me parece que el Veneto sigue....

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