Italvolley quasi a Pechino

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aston villa
00lunedì 3 dicembre 2007 16:20
Appena sveglia, ieri l’Italia del volley ha avuto la notizia che la tranquillizzava. Dall’altra parte del globo, a Tokyo, Russia e Bulgaria avevano battuto rispettivamente Usa e Argentina chiudendo sul podio alle spalle del Brasile la Coppa del Mondo: piazzamenti che a loro fruttavano il pass diretto per le Olimpiadi e che nel contempo liberavano due posti nel torneo europeo di qualificazione per Pechino, in programma a Smirne dal 7 al 13 gennaio prossimi. Dunque, azzurri già in Turchia prima ancora di sfidare l’Olanda della nostra vecchia «bestia nera» Blangé nella finale della poule di prequalificazione olimpica di Catania.

Poi, con la mente libera e il primo traguardo della nuova era-Anastasi già in tasca, l’Italia ha giocato con l’intenzione di onorare il fattore campo come aveva fatto nei precedenti impegni siciliani contro Montenegro, Croazia e Grecia: ovvero vincendo. «Per arrivare a Pechino non dobbiamo sbagliare un colpo - aveva detto il Nano -. Quindi è meglio abituarsi in fretta».

Ha vinto, in effetti, l’Italia. Ma solo 3-2, dopo 2 ore di sudore e 2 set orribili, i primi di una squadra imprecisa e impacciata. Olanda sul velluto (25-20 e 25-21) con un solo guizzo casalingo, nel 2° parziale, fino all’12-9, poi il micidiale break arancione, costruito tra servizio e muro. Troppo brutta per essere vera, quell’Italia. Troppo incavolato per non lasciare tracce sui suoi, Anastasi. Infatti, con Coscione e Bovolenta al posto di Meoni e Tencati, dal 3° set è partita una rimonta fortemente voluta: 25-20, 25-21 e 15-13 nel tie-break.

Alla fine, tutti felici. Compresi gli olandesi, che ritroveremo in Turchia. Per il nostro ct un motivo in più per festeggiare: è arrivato a 19 successi consecutivi personali, contando i 15 che hanno chiuso la sua esaltante avventura con la Spagna, fra l’European League e l’Europeo conquistati a sorpresa ma con pieno merito.

Adesso, la Nazionale si ferma. L’A1 riprende già giovedì con l’anticipo Treviso-Trento e andrà avanti fino a Santo Stefano. Poi, la tappa decisiva di Smirne. Il torneo a 8 da vincere per poter vivere a Pechino la nona Olimpiade consecutiva del volley maschile italiano. Russia e Bulgaria si sono tolte di mezzo, ma la scalata resta durissima con ostacoli che si chiamano Serbia, Spagna, Polonia, Finlandia, Olanda, Germania e Turchia. Due gironi da 4, semifinali incrociate e finale: giovedì il sorteggio. Con una certezza: per spuntarla non sarà sufficiente l’Italia vista a Catania.
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