El Tr3n
00venerdì 3 aprile 2009 13:41
BARI, 3 aprile - Poteva trovarselo di fronte come è capitato a noi ieri mattina, davanti ai banchi d’imbarco ancora targati Air One, in attesa d’imbarcarsi a Bari per Fiumicino e da lì raggiungere Monaco. Wolfgang Stark, aitante arbitrone bavarese quasi quarantenne, nella vita impiegato di banca con l’hobby della moto, era lì tranquillo e impomatato, impeccabile nella divisa della federazione tedesca, che vestiva con cura il suo metro e novanta teutonico, taglia 54 lungo, a occhio. Lontanissimo, in apparenza, dai tumulti del rosso a Pazzini, che ha pesantemente condizionato Italia-Irlanda. Forse Marcello Lippi si sarebbe limitato a un’amara battuta, quella che ha poi ripetuto per tutto il pomeriggio: «In tutta la carriera non mi era mai capitato una cosa del genere: di vivere o assistere a una partita giocata in 10 contro 11 per 90’». Forse, magari sarebbe stato anche più colorito, data l’incazzatura che, con la notte, non gli era certo passata. Stark, da parte sua, doveva invece aver dormito assai bene. Gentilmente, ha prima provato a evitare di rispondere, poi ci ha spiegato la sua verità: «Certo, ho rivisto le immagini in tv. E ho avuto la conferma di aver fatto bene. Non ho sbagliato. La regola Fifa parla chiaro: una gomitata in faccia vale il cartellino rosso. C’è anche il danno procurato all’avversario. Ma non è questo il punto. Non ho deciso l’espulsione del giocatore italiano per questo, perché c’era sangue sul volto dell’irlandese. Lo ripeto: ho visto la gomitata e dovevo espellere il responsabile». E a Lippi infuriato? Un semplice: «Capisco, ma sono cose che succedono».
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Bene, ora apprendo che esiste un nuovo regolamento nel calcio. E' espulsione anche quando uno va di faccia contro il gomito di qualcuno. Fra un po' espelleranno il campo quando uno avrà una distorsione alla caviglia.