Il "guru"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
aston villa
00mercoledì 17 marzo 2010 09:10
Condizionava la vita di donne fragili, violentava le loro figlie bambine, estorceva denaro a giovani che si affidavano a lui, che dietro l’ufficialità di corsi yoga, filosofia orientale, disintossicazione dalla droga, coltivava l’orrore di una vita morbosa fatta di violenza psicologica e menzogne. Per Danilo Speranza, 62 anni, romano, guru della setta Maya, mille adepti, si sono aperte le porte del carcere e si sono chiuse quelle della associazione new age da lui fondata negli anni ’80.

C’è voluto oltre un anno e mezzo perchè dal pool di magistrati della procura di Tivoli partisse l’ordinanza di custodia cautelare: chiesta dal Procuratore capo Luigi De Ficchy assieme ai due pm Maria Teresa Pena e Stefania Stefania, e firmata dal gip Cecilia Angrisano, affidata agli agenti della polizia municipale di Roma dell’VIII Gruppo diretto dal comandante Antonio Di Maggio. Alla fine l’elenco dei reati contestati è lunga: dalla violenza sessuale anche su minori, alla truffa aggravata e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria ma anche la riduzione in schiavitù. Reati che hanno convinto il Campidoglio ad annunciare la costituzione di parte civile del comune di Roma.

Gli agenti, funzionari di polizia giudiziaria come Sergio Ierace e Nello Cesarini impegnati da sempre a combattere questi abusi, hanno coordinato le indagini partendo dalle agghiaccianti testimonianze di due bambine abusate per due anni le cui madri, condizionate e violentate anch’esse dal ’maestrò, e all’oscuro di tutto ma prigioniere del carisma del “settimo saggio” come si faceva chiamare. Per questo il delegato alla sicurezza del sindaco di Roma Giorgio Ciardi ha voluto tributare loro un elogio pubblico.

Speranza spillava denaro costringendo gli adepti a svuotare conti correnti e addirittura chiedere prestiti bancari, si faceva intestare contratti di negozi come quello di una erboristeria sempre grazie alla copertura della comunità da lui fondata negli anni ’80 la cui sede principale è a San Lorenzo, a Roma. Arrestato in zona Montesacro è accusato di violenza sessuale anche su minori, truffa aggravata e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria ma rischia anche l’accusa di riduzione in schiavitù. Tra il materiale sequestrato nei diversi luoghi frequentati dal guru anche 100 moto d’epoca e decine di fotografie di volti di bambini. La violenza sessuale che Speranza ripeteva sulle bambine, di 11 e 12 anni, veniva giustificata dalla «necessità di modificare il karma delle bambine e trasmetterle a tale scopo il suo Dna sano e curativo». Ed è grazie ai racconti delle piccole vittime, oggi adolescenti, al centro antiviolenza della Provincia di Roma, che è emersa tutta la capacità espressa dal guru nel condizionare psicologicamente le persone. Un condizionamento che passava attraverso minacce e arrivando a «terrorizzare le ragazzine facendo temere che lui avesse poteri sovrannaturali». Le due piccole vittime, nel 2007 secondo quanto emerge dai racconti fatti solo nel 2009, si alleano, mentre il «Settimo saggio», le costringe a giochi sessuali cercando anche di indurle a rapporti a tre. Lo chiamavano zio Danilo. Di lui si fidavano anche perchè erano state le mamme ad affidarle a quell’uomo.

Ma le vittime del guru, ritengono gli investigatori, sarebbero state decine. Tra queste molte donne adulte costrette a prestazioni sessuali e che, di fronte alla minaccia dell’arresto per le numerose denunce, Speranza ha cercato di convincere a ritrattare anche promettendo di ridare quel denaro, tanto, decine di migliaia di euro, che gli era stato in buona fede affidato.


aston villa
00mercoledì 17 marzo 2010 09:11
Lo chiamavano «lo zio». A Roma usa molto anche se non c’è parentela ma familiarità. E di familiarità le ragazze ne avevano davvero tanta con Danilo Speranza, il guru che incantava le mamme e irretiva le figlie. Erano cresciute con lui sempre presente nelle loro vite. Una di loro aveva un anno quando avvenne il loro primo incontro nella comunità che si era creata intorno all’Associazione Maya, un migliaio di persone che credevano ciecamente nel loro leader.

Dalle indagini emerge che, approfittando di una situazione di difficoltà psicologica delle due donne, Speranza riesce a costruire un rapporto morboso con le due ragazze, fatto di abusi e rapporti veri e propri, fin dal periodo dei primi cicli mestruali, dagli 11 anni per una delle due, e dai 12 anni in poi per l’altra. «Tutte e due le minori - si legge nell’ordinanza del Gip - sono cresciute all’interno della comunità “Re Maya”. Entrambe prive di padre, sono cresciute nell’idea che Danilo Speranza fosse un maestro di vita e un’autorità indiscussa».

Le madri si fidavano ciecamente di lui, lo consideravano «il Settimo Saggio», e lo ritenevano una sorta di educatore. Ma le due bimbe vivono nel terrore e cementano un’amicizia che le porterà a liberarsi dall’incubo.

Entrambe raccontano di quando Speranza le costringeva a salire sulla sua macchina per portarle a Mazzano, in provincia di Roma. Già durante il percorso iniziavano gli abusi, racconta una delle due ragazze. «Mi toccava il seno, io rimanevo paralizzata, non capendo cosa stava accadendo. Lui mi diceva di stare tranquilla perchè lui era il mio padrone e non mi avrebbe fatto del male anzi mi avrebbe fatto stare bene».

E invece spesso finiscono in una camera da letto: «Io tentavo di sottrarmi, ma ero bloccata dal suo peso non riuscivo a profferire parola», dice la ragazza agli investigatori. Poi, racconta ancora, «ho pianto chiusa nella mia stanza».

L’amichetta, figlia di un’immigrata, veniva invece ricattata: «Se non vieni da me stanotte - la minacciava Speranza - tua madre, che è impazzita, ti riporta in Africa».

«La seconda volta che sono entrata nella sua stanza, una sera di fine agosto del 2006, avevo 11 anni - racconta - Ero spaventata e irrigidita e lui si è arrabbiato perché diceva che dovevo stare tranquilla, dicendomi che lo stava facendo per me».
Buenavista
00mercoledì 17 marzo 2010 13:26
Nel 2010 c'e' ancora gente che da retta a questi truffatori?
Spero che capiti nella cella giusta. [SM=x1272125]
enmanuel
00venerdì 19 marzo 2010 08:27
Esatto, gente che ancora ci crede?


Roba da matti [SM=x1272141] [SM=x1272141]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com