Giustiziata

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
aston villa
00venerdì 1 maggio 2009 23:06
È stata giustiziata oggi in Iran Delara Darabi, la pittrice condannata a morte per un omicidio commesso a 17 anni. Lo rende noto Amnesty International sul proprio sito web. L’organizzazione per la difesa dei diritti umani condanna l’esecuzione e accusa: «Il suo avvocato non è stato informato, nonostante l’obbligo di legge di ricevere la comunicazione 48 ore prima dell’esecuzione», ha detto Hassiba Hadj Sahraoui, viceresponsabile di Amnesty per il Medio Oriente ed il Nord Africa.

«Questa sembra essere stata una cinica mossa da parte delle autorità per evitare proteste interne ed internazionali, che avrebbero potuto salvare la vita di Delara», ha aggiunto. L’esecuzione è avvenuta nonostante fosse stata accordata all’imputata, il 19 aprile scorso, una sospensione di due mesi della pena. Delara Darabi è stata riconosciuta colpevole di avere ucciso nel 2003 a scopo di rapina una parente con l’aiuto del suo ragazzo, condannato per questo a dieci anni di reclusione. Dopo l’arresto la ragazza confessò di essere stata l’esecutrice materiale del delitto, ma durante il processo negò ogni responsabilità, gettando le colpe sul giovane.

Amnesty International non considera il processo equo, e la corte si è rifiutata di prendere in esame ulteriori prove, denuncia l’organizzazione. L’esecuzione della pittrice porta a 140 il numero di persone giustiziate in Iran nel 2009. Si tratta della seconda donna.
aston villa
00domenica 3 maggio 2009 10:01
Un'ultima disperata richiesta di aiuto alle persone più care. «Mi impiccano fra pochi secondi, aiutatemi!»: così, alle 06.00 di venerdì mattina Delara Darabi, la 23enne pittrice iraniana condannata a morte per un omicidio commesso a 17 anni, ha informato per telefono i genitori che la stavano portando sul patibolo. Poco dopo, è stata giustiziata. Ora, come ha raccontato il suo avvocato, Abdolsamad Khorramshahi, il padre della ragazza è ricoverato in ospedale in stato di choc.


NIENTE PERDONO - A mettere personalmente la corda intorno al collo di Delara, scrive il quotidiano Etemad, è stato un figlio della donna per la cui uccisione la pittrice è stata condannata, nonostante avesse accettato le condizioni poste dalla famiglia della vittima per concedere il perdono che le avrebbe salvato la vita: dichiararsi colpevole e cambiare avvocato. L'esecuzione è avvenuta a sorpresa venerdì nel carcere di Rasht, nel nord dell'Iran, anche se il capo dell'apparato giudiziario, ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, aveva annunciato il 19 aprile scorso un rinvio di due mesi dell'impiccagione. La ragazza è stata messa a morte senza che nemmeno il suo avvocato venisse informato, come invece vorrebbe la legge.



pippo_57
00domenica 17 maggio 2009 20:18


Ritengo la pena di morte una barbarie.

Solo uno stato debole puo'praticare una simile nefandezza,anche perche' nessun dato statistico conforta e giustifica tale pratica in rapporto ad un calo della criminalita'.

E' sufficiente poi anche un solo caso in cui il condannato si riveli,ad esecuzione avvenuta, innocente,affinche' il tutto non abbia piu' ragione d'esistere.

Quarant'anni o una vita intera dietro una sbarra,con giorni tutti uguali ed interminabili,senza nessuna speranza o spiraglio di una vita degna di questo nome.

Questa,forse,e' la piu' terribile delle punizioni.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:24.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com