Dopo 7 anni....

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aston villa
00venerdì 29 febbraio 2008 14:34
Sette anni dopo il successo di Kristian Ghedina, in Val Gardena nel dicembre 2001, l'Italia torna finalmente a vincere una discesa di coppa del mondo. Il merito, ma anche una grande sorpresa, è tutto del biondo altoatesino Werner Heel che ha infilato a Kvitfjell, sulla pista olimpica di Lillehamer '94, la gara della sua vita. Pettorale 26, l'altoatesino delle Fiamme Gialle è partito quando i giochi sembravano ormai finiti, con l'americano Bode Miller saldamente al comando davanti all'austriaco Klaus Kroell. Invece il biondo Werner ha gelato tutti portandosi largamente al comando già al primo intermedio e restandoci sino a fine gara anche se perdendo progressivamente il vantaggio. A giochi fatti, l'altoatesino ha dato a Bode Miller un distacco di 10 centesimi: pochi, anzi pochissimi, ma più che mai sufficienti per una vittoria strepitosa.

"E' incredibile quel che è successo. Mi è andato tutto bene - racconta Werner - sin dal cancelletto di partenza. Ho attaccato sempre, mi sentivo tranquillo e sicuro. Questa pista mi è sempre piaciuta con tutte le sue curve e i suoi salti. L'anno scorso ero arrivato nono, miglior risultato fino alla passata stagione. Poi quest' anno c'era stato il 6/o posto a Lake Louise. Oggi è arrivata questa incredibile vittoria e mi trovo qui, tra i mostri sacri della discesa". Il biondo Werner se la ride felice ed emozionato per il colpaccio che è riuscito a fare. Alto, fisico asciutto con 1.84 per 84 chilogrammi, Heel viene da San Leonardo in Val Passiria, profondo Suedtirol. E' un ragazzo allegro e sempre sorridente. "Adesso sarà dura ripetersi. Ma intanto mi godo questa vittoria, aggiunge l'altoatesino che non sta nella pelle e nelle prime dichiarazioni ringrazia tutto il mondo, dalla famiglia agli allenatori del paese, dai tecnici Fisi al presidente Morzenti, dai produttori dei suoi sci alle Fiamme Gialle. I primi complimenti per lui sono arrivati dal più grande velocista azzurro di tutti i temi.

"Conosco bene Werner. Con lui ci siamo allenati anche con la bici. Quando c'era da fare salti non si è mai tirato indietro. E' uno che ama il rischio, come me", ha detto Kristian Ghedina con la convinzione che l'altoatesino "saprà ripetersi e che la sua vittoria di oggi non resterà un fatto isolato". Il successo di Heel riporta poi l'allegria nell'Italia dei velocisti, settore che sinora quest'anno non aveva dato grandi risultati, con una squadra giovane tutta da costruire dopo il ritiro, due anni fa, di Kristian Ghedina. Ma la pista olimpica di Kvitfjell ha fatto vedere un'Italia alla riscossa. Oltre al successo di Heel c'é infatti il 7/o posto di Chritof Innerhofer ed il 15/o di Peter Fill. E' quest'ultimo il vero oggetto misterioso dell'Italia dei velocisti in questa stagione. Quest'anno, infatti, il cugino di Denise Karbon è stato alle prese con problemi di materiale che lo hanno sin troppo penalizzato. Per lui si annuncia un probabile cambio nella prossima stagione in modo da poter ritornare tra i grandi dell'alta velocità. La gara di oggi ha visto comunque il grande passo in avanti fatto da Bode Miller sia nella classifica generale che in quella di discesa. L'americano, secondo oggi dietro ad Heel, ha comunque infatti decisamente preceduto gli altri suoi due maggiori concorrenti. Lo svizzero Didier Cuche ha chiuso infatti in 6/a posizione mentre Benjamin Raich addirittura a quota 37. L'austriaco non ha fatto punti e la coppa del mondo diventa quasi un miraggio. Domani a Kvitfjell è in programma un'altra discesa, la seconda sulle nevi norvegesi dopo quella di oggi che era valida come recupero della gara non disputata in Val d'Isere.
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