Danny Glover arrestato durante una protesta

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stuwhima
00martedì 20 aprile 2010 23:06
L’attore statunitense Danny Glover ed altre 11 persone sono state arrestate in Maryland (a est degli Stati Uniti) durante una manifestazione di fronte alla sede, negli USA, della catena di ristoranti francese Sodexho.

La compagnia è accusata dai dipendenti di pratiche abusive contro i sindicati e di pessime condizoni di lavoro.

Danny Glover e l’ex leader sindacale Andy Stern sono stati detenuti e ammanettati perchè hanno superato una barriera della polizia, di fronte alla sede della Sodexho America.

La manifestazione ha riunito lavoratori a tempo determinato, gli studenti ed alcuni leaders sindacali di Gran Bretagna e Francia, che hanno appoggiato le proteste dei dipendenti statunitensi del gruppo, come Shelley che è stato licenziato perchè è entrato nel sindacato.

“Siamo qui per dire no a queste condizioni di lavoro ed a salari deplorevoli”, ha detto Glover davanti a 300 persone.

L’attore di 63 anni è noto come interprete del film “Arma letale”, con Mel Gibson e anche per il suo ruolo in “Il color porpora” (1985) di Steven Spielberg.

Danny Glover ha visitato Haiti dopo il terremoto

Danny Glover ha paragonato la devastazione provocata dal terremoto il 12 gennaio in Haiti, alla distruzione della seconda guerra mondiale.

La stella di “Lethal Weapon” ed ex ambasciatore di buona volontà della ONU, ha visitato gli accampamenti dove vivono ora centinaia di sopravvissuti, restati senza casa.

“Dobbiamo comprendere l’importanza di tutto questo”, ha detto Glover a Reuters, prima di riunirsi con Sean Penn, che dispone di un’organizzazione benefica che opera in uno dei campi più grandi di sopravvissuti, ubicato nell’ex campo da golf Petionville, della devastata capitale, Port au Prince.

Glover, che aveva già visitato Leoganne, distrutta dal terremoto, ha citato il capo del FMI - Fondo Monetario Internazionale – Dominique Strauss-Kahn, che sostiene la necesita di un nuovo “Piano Marshall ”, per il recupero di Haiti.

“Il disastro è un’opportunità per gli stati del mondo di aiutare i membri più poveri e spero che il mondo stia prestando attenzione”, ha aggiunto l’attore, che ha vistato Cuba nel settembre del 2009 ed ha percorso la Rotta dello Schiavo.

Durante la visita del Museo del Castello di San Severino ha detto che: “Io vengo dagli Stati Uniti e la memoria storica della schiavitù vista da questa esperienza mi permette un senso di appartenza a questo luogo. La prima cosa che mi emoziona nello stare qui, è la conoscenza della ribellione e della resistenza!”.

(Cubadebate/ Traduzione Granma Int.)

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