Cuba-Usa, il pallone scavalca anche l’embargo

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trophies
00sabato 6 settembre 2008 22:17
OGGI LA Nazionale degli Stati Uniti torna a giocare a Cuba dopo 61 anni. Lo impo­ne il sorteggio del girone di qualificazione al Mondiale 2010 e fissa l’appuntamento nella capitale cubana alle 1.10 di stanotte (ore italiana). L’ultima (e unica) occasione di confronto tra le due Nazio­nali di calcio fu nel 1947 e vinsero i cubani per 5-2. Da allora sono successe tante co­se e non tutte politiche. Per­ché è notissima la conflittua­lità tra i due paesi dopo l’av­vento al potere della rivolu­zione castrista e del conse­guente embargo commercia­le, culturale e politico praticato dallla Casa Bianca. Con momenti di assoluta ten­sione, come nella “crisi dei missili” (voluti dai sovietici) nel 1961 e il goffo tentativo d’invasione dei fuoriusciti aiutati dall’amministrazione americana noto come “il mancato sbarco della baia dei Porci”. Due episodi che fecero arrivare il mondo sull’orlo della Terza guerra mondiale. Ma la soluzione dette anche qualche speranza in più che, in fondo, persino le potenze più prepotenti alla fine potes­sero capirsi.
SPORT LATERALEC’erano
dunque ragioni più che suffi­cienti per sconsigliare visite sportive. Anche se Stati Uni­ti e Cuba hanno continuato a confrontarsi in quasi tutti gli sport, spesso con sfide parti­colarmente spettacolari. Co­me nel baseball, nel volley e, soprattutto, nell’atletica. Se nel calcio non ci sono stati contatti, è stato certo perché la Fifa nelle occasioni dei tor­nei ufficiali ha sempre mani­polato il sorteggio di quel tan­to che impediva il rischio di visite pericolose. E poi Cuba spesso usciva dalle qualifica­zioni mondiali giù nei turni preliminari. Per questo fa un po’ effetto vedere Cuba e Sta­ti Uniti confrontarsi in una disciplina poco congeniale al­le tradizione di entrambe le culture sportive.

OSPITI FAVORITI Favoriti sono gli statunitensi, ormai potenza regionale dominante nel soccer. D’altra parte Cu­ba una volta sola ha parteci­pato a una fase finale della Coppa del Mondo. Fu nel 1938 e uscì nei quarti di fina­le (si giocava a eliminazione diretta). E ormai la naziona­le Usa allenata da Bob Brad­ley
ha fatto progressi tali da metterla in lista come candi­data ai quarti di finale in Su­dafrica. E poi chissà... E Lan­don
Donovan. giocatore qua­lificante della formazione, evita i toni duri prima dello scontro: «Non voglio parlare di politica, noi giochiamo al calcio. Cuba è un paese gra­devole. Conosco molti cubani e ho avuto modo di constata­re che sono gente educata. So­no qui per giocare e per diver­tirmi ». Certo, ma a Cuba ci sarà l’esaurito per una Nazio­nale che di solito richiama al massimo tremila spettatori. E infatti il Dipartimento di Stato americano ha ordinato che i cittadini statunitensi presenti nell’isola in questi giorni, stiano lontani dallo stadio. E la squadra, che si è preparata a Miami negli ulti­mi tre giorni, sbarcherà nell’i­sola con un organico non pro­prio ordinario in queste tra­sferte: ci saranno 40 persone tra diplomatici e agenti intor­no a un gruppo di 20 giocato­ri.

SENZA I TRASNFUGHI La squadra cubana si è prepara­ta con cura, agli ordini di Reinhold Fanz, esperto tecni­co tedesco che ha accettato questo incarico da ct con la serietà che lo ha contraddi­stinto nella robusta carriera spesa in Bundesliga tra la se­rie maggiore e la seconda. De­ve scegliere in un campiona­to di 15 squadre senza poter disporre di giocatori impor­tanti come quei 12 che nell’ul­timo decennio hanno abban­donato il paese senza per­messo per farsi ingaggiare in altre Leghe del continente. Soprattutto quella statuni­tense, la MLS. Lì gioca, per esempio Maykel Galindo, il più talentuoso di tutti, che è una stella del Chivas. «La Nazionale mi ha ripudiato ­dice - però io mi sento cubano e spero sinceramente che vin­ciamo noi questo confronto». E chissà che poi non possano richiamare anche lui.
GUGUMARINO
00sabato 6 settembre 2008 22:26
Re:
trophies, 06/09/2008 22.17:



SENZA I TRASNFUGHI La squadra cubana si è prepara­ta con cura, agli ordini di Reinhold Fanz, esperto tecni­co tedesco che ha accettato questo incarico da ct con la serietà che lo ha contraddi­stinto nella robusta carriera spesa in Bundesliga tra la se­rie maggiore e la seconda.




sono proprio curioso di sapere se viene pagato in cuc o in pesos cubanos! [SM=x1594404]

trophies tienici informati sul risultato! la prossima volta vado alla snai!

trophies
00domenica 7 settembre 2008 11:35
ANSA - L'AVANA, 7 SET -

E' di Clint Dempsey la rete della vittoria della nazionale Usa su quella cubana durante il terzo turno delle qualificazioni ai Mondiali.

Una gara storica che ha segnato il ritorno degli Stati Uniti nell'isola caraibica dopo 61 anni.

Il match si e' disputato allo stadio 'Pedro Marrero' sotto la pioggia e davanti a circa ottomila tifosi cubani.

Quasi assenti i sostenitori a stelle e strisce, costretti a restare negli Usa a causa delle restrizioni per i viaggi di cittadini statunitensi a Cuba.
catti
00domenica 7 settembre 2008 14:49
Usa, storica vittoria a Cuba dopo 61 anni

La partita delle qualificazioni ai Mondiali nel girone nordamericano va in scena allo stadio Puerto Marrero: la nazionale a stelle e strisce, vittoriosa per 1-0, non metteva piede sull' isola dal '47. Applaudito l'inno americano, mentre si avvicina l'uragano "Ike"
Un abbraccio insolito tra le due bandiere. Afp
MILANO, 7 settembre 2008 - Miracoli del calcio. Sotto un cielo che minaccia sciagure (l'uragano "Ike" sta arrivando nell'Isla) e la pioggia cadente, la bandiera a stelle e strisce entra nello stadio Puerto Marrero dell'Avana e l'inno nazionale americano viene applaudito dal pubblico cubano sugli spalti.
CUBA - USA - Solo una partita delle qualificazioni nordamericane ai Mondiali 2010. Ma non una partita qualunque: lo dimostrano i cinque tifosi "Stars and stripes" in tribuna. Festeggiano e si scattano foto con i cubani, ma hanno sempre il volto coperto da una bandana e un cappellino: sono lì illegalmente, rischiano anche la prigione se tornano a Miami con il timbro cubano sul passaporto. "Non è una questione politica" dice uno di loro all'inviato del New York Times, "è che è troppo difficile avere i permessi per viaggiare a Cuba e la squadra aveva comunque bisogno di supporto". E' la prima volta della nazionale del "soccer" nell'isola di Fidel in 61 anni.
LA PARTITA - Non è la supersfida del baseball o un incontro di boxe: per i Cubani, a differenza degli altri caraibici, il calcio è uno sport minore. Gli statunitensi, più organizzati ed esperti, combattono più con la pioggia pre-uragano che con gli avversari, disciplinati e impegnati, ma nulla più. Landon Donovan è il più applaudito alla lettura dei nomi. Il vantaggio Usa arriva al 40': lancio lungo di Onyewu, uno-due tra Dempsey e Ching in area, e piattone dello stesso Dempsey a chiudere in rete nell'angolino sinistro. L'unico brivido per gli americani all'87' ma la palla rimbalza tra le braccia del portiere Howard. Poi più nulla, fino agli abbracci finali. I giocatori sono tornati a Miami già nella notte. In tribuna, gli "illegali" tifosi statunitensi si preparano alla notte dell'Avana. Uragano e leggi federali permettendo.

www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/07/CubaU...

Si sono difesi bene i cubani, pensavo ne prendessero almeno 4-5...
sparco76
00domenica 7 settembre 2008 15:04
Re:
catti, 07/09/2008 14.49:

Usa, storica vittoria a Cuba dopo 61 anni

La partita delle qualificazioni ai Mondiali nel girone nordamericano va in scena allo stadio Puerto Marrero: la nazionale a stelle e strisce, vittoriosa per 1-0, non metteva piede sull' isola dal '47. Applaudito l'inno americano, mentre si avvicina l'uragano "Ike"
Un abbraccio insolito tra le due bandiere. Afp
MILANO, 7 settembre 2008 - Miracoli del calcio. Sotto un cielo che minaccia sciagure (l'uragano "Ike" sta arrivando nell'Isla) e la pioggia cadente, la bandiera a stelle e strisce entra nello stadio Puerto Marrero dell'Avana e l'inno nazionale americano viene applaudito dal pubblico cubano sugli spalti.
CUBA - USA - Solo una partita delle qualificazioni nordamericane ai Mondiali 2010. Ma non una partita qualunque: lo dimostrano i cinque tifosi "Stars and stripes" in tribuna. Festeggiano e si scattano foto con i cubani, ma hanno sempre il volto coperto da una bandana e un cappellino: sono lì illegalmente, rischiano anche la prigione se tornano a Miami con il timbro cubano sul passaporto. "Non è una questione politica" dice uno di loro all'inviato del New York Times, "è che è troppo difficile avere i permessi per viaggiare a Cuba e la squadra aveva comunque bisogno di supporto". E' la prima volta della nazionale del "soccer" nell'isola di Fidel in 61 anni.
LA PARTITA - Non è la supersfida del baseball o un incontro di boxe: per i Cubani, a differenza degli altri caraibici, il calcio è uno sport minore. Gli statunitensi, più organizzati ed esperti, combattono più con la pioggia pre-uragano che con gli avversari, disciplinati e impegnati, ma nulla più. Landon Donovan è il più applaudito alla lettura dei nomi. Il vantaggio Usa arriva al 40': lancio lungo di Onyewu, uno-due tra Dempsey e Ching in area, e piattone dello stesso Dempsey a chiudere in rete nell'angolino sinistro. L'unico brivido per gli americani all'87' ma la palla rimbalza tra le braccia del portiere Howard. Poi più nulla, fino agli abbracci finali. I giocatori sono tornati a Miami già nella notte. In tribuna, gli "illegali" tifosi statunitensi si preparano alla notte dell'Avana. Uragano e leggi federali permettendo.

www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/07/CubaU...

Si sono difesi bene i cubani, pensavo ne prendessero almeno 4-5...




IL VIDEO:

mediacenter.gazzetta.it/MediaCenter/action/player?uuid=3d69079e-7cda-11dd-b3c3-00144f02aabc&navName=2&idCanal...



aston villa
00domenica 7 settembre 2008 15:31
Mi sembra che se la siano cavata bene.....ragazzi ma avete mai giocato a pallone a Cuba?

Non capiscono un cazzo,corrono tutti dietro al pallone....una tragedia. [SM=x1272123]
catti
00domenica 7 settembre 2008 16:06
Ho giocato diverse volte, sono come i bambini e vanno tutti dietro il pallone
Però sono anche convinto che se ci fosse qualche club europeo che sullo stile ajax aprisse qualche scuola calcio sull'isola si potrebbero tirare fuori buoni giocatori
Giocando sull spiaggia trovavo ragazzi con ottime doti di palleggio e gran fiato (correre sulla sabbia aiuta), solo non capivano quasi niente di calcio. Per cui le prendevamo da me e Arper che giochiamo già da fermi quando siamo in forma, figurati all'Habana dopo serate de fuego tra alcol e sesso [SM=x1272128]
aston villa
00domenica 7 settembre 2008 16:27
Ho giocato parecchie volte,sia in spiaggia che a 11 sul campo di tunas nella zona sportiva.

Partite fra barrios in cui ero il solo con passaporto non cubano.

Gioco da sempre davanti alla difesa,mediano che una volta faceva anche ripartire l'azione e che oggi arranca correndo.

Bene dopo 5 minuti giocavamo con 9 uomini nostri oltre la metacampo....quando attaccavano gli altri restavamo io e il portiere come 2 pirla.

Visto che a perdere non ci sto' neppure a ramino ho iniziato a smadonnare,a chiedere la palla e a farla girare,piano piano la squadra ha iniziato a giocare un qualcosa di simile al calcio, ma e' un casino tutti dietro la palla,nessuno che rientra quando la perde,si dimenticano di marcare...non la passano mai ,sono un branco di Venezia....

Pero' mi sono divertito,hanno mezzi fisici enormi.

Ma di calcio non capiscono un cazzo.....
trophies
00domenica 7 settembre 2008 20:32


Festeggiano e si scattano foto con i cubani, ma hanno sempre il volto coperto da una bandana e un cappellino: sono lì illegalmente, rischiano anche la prigione se tornano a Miami con il timbro cubano sul passaporto. "Non è una questione politica" dice uno di loro all'inviato del New York Times, "è che è troppo difficile avere i permessi per viaggiare a Cuba e la squadra aveva comunque bisogno di supporto
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