Come al solito...

Il cadavere di Pascal Terry, il motociclista francese del Rally Dakar, è stato portato nell'obitorio di un ospedale nella città di Santa Rosa, capitale della provincia di La Pampa, per determinare le cause del decesso. Lo rendono noto le autorità locali, precisando che il corpo del motociclista è stato trovato a circa 190 km a sudovest da Santa Rosa, a Cuchillo Cò, un villaggio con circa 80 abitanti, in un'area di difficile accesso, che non figura nelle mappe del Rally in cui sono indicate le strade da percorrere.

Terry è stato trovato morto a circa 15 metri dalla sua moto e a un centinaio di metri dalla strada più vicina. Aveva con sé alimenti e acqua. Le cause della morte sono al centro delle indagini che sta portando avanti la polizia di La Pampa, ricorda l'agenzia argentina Telam, precisando che le forze della sicurezza ignoravano che il motociclista francese fosse scomparso da domenica, nel corso della seconda tappa della Dakar, circostanza resa nota solo nelle ultime ore. Proprio sulla base del luogo dove è stato trovato il corpo, la polizia non esclude che Terry si sia disorientato e perso.

Ma le cause della morte sono ancora da accertare. I media argentina segnalano d'altra parte il miglioramento delle condizioni di Paul Green e del suo copilota Matthew Harrison, i due britannici vittime di un incidente avvenuto sabato, durante la prima tappa del Rally. I due sono stati posti ieri in coma artificiale nell'ospedale di Santa Rosa dove sono stati ricoverati, al fine di accelerare il loro recupero.

E' appesa ad un filo la vita di Cristobal Guerrero, il motociclista spagnolo di 48 anni in coma da ieri, dopo essere caduto durante la decima tappa del rally-raid Dakar. Le prossime ore saranno decisive per valutare l'evoluzione dell'edema cerebrale. Gli esami cui è stato sottoposto nella notte hanno confermato che le condizioni di Guerrero "sono molto gravi e la prognosi riservata" hanno detto gli organizzatori della gara.

Secondo quanto ha spiegato Ana Quiroga, responsabile del servizio sanitario della regione di Atacama, dove è avvenuto l'incidente, "l'edema cerebrale causa un rischio alle funzioni vitali, soprattutto nelle prime ore dopo il trauma. Per questo l'evoluzione a breve sarà fondamentale. Per il momento abbiamo potuto solo stabilizzare il paziente. E' sempre in coma ed ha perso molto sangue dalle orecchie".

Guerrero, padre di due bambini, è alla prima partecipazione alla Dakar, in sella ad una Ktm. Al via della decima tappa occupava la 76esima posizione in classifica generale. Sempre nella giornata di ieri un incidente ha coinvolto un altro motociclista: il cileno Francisco Lòpez, è in osservazione, dopo la caduta, la perdita di conoscenza e la disidratazione.

Altri gravi incidenti hanno già segnato la Dakar 2009, a partire dalla morte del motociclista francese Pascal Terry, ucciso da un attacco cardiaco e ritrovato il 7 gennaio, quando per quasi tre giorni se ne erano perse le tracce.

Nella prima tappa sono invece rimasti feriti i piloti di auto inglesi Paul Green e Matthew Harrison. E nella notte tra il 9 ed il 10 gennaio un camion della logistica si è scontrato frontalmente con una vettura uccidendo i due occupanti.

Intanto, l'Amaury Sport Organisation (ASO) che organizza il rally, ha deciso di sospendere la speciale dell'undicesima tappa della prova tra la desertica città cilena di Copiapò e la località argentina di Fiambalà, attraversando le Ande. La decisione è stata adottata "a causa della fitta nebbia annunciata dalle previsioni meteorologiche per l'intero percorso della speciale", ha spiegato l'ASO. L'orario della prova, infatti, non poteva essere modificato, a causa delle condizioni che impone il passaggio per la Cordigliera delle Ande, a 4.700 metri di altezza. "I corridori faranno una tappa di collegamento per arrivare al bivacco di Fiambalà".