Bronzo a Nadia Fanchini nella Libera femminile

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Fox Molder
00lunedì 9 febbraio 2009 22:19
Roma, 9 feb. (Apcom) - Quattro anni dopo c'è spazio per un'altra Fanchini sul podio della discesa libera dei campionati mondiali di sci alpino. Con il bronzo conquistato oggi sulle nevi di Val d'Isere, Nadia ha arricchito la bacheca inaugurata nel 2005 dalla sorella Elena, regalando all'Italia la seconda medaglia della rassegna iridata. "Pensavo di aver sciato meglio in allenamento, invece è andata bene", il commento dell'azzurra, preceduta di 57 centesimi dalla statunitense Lindsey Vonn e di 5 dalla svizzera Lara Gut. "Sono veramente contenta, quando mi hanno detto ieri sera che mi sarebbe spettato il pettorale numero 8, mi ha telefonato mia sorella Elena per dirmi che era lo stesso indossato da lei quando fece l'argento a Santa Caterina Valfurva. E' una giornata speciale che mi ripaga di molte sofferenze patite negli scorsi anni, dagli infortuni alle ginocchia allo stop del Coni (deciso prima di alcuni accertamenti al cuore dell'atleta, ndr)".

Nessun rimpianto per un argento sfumato per un soffio: "Sapevo che dovevo fare la giusta esperienza in discesa, in fondo è solo da tre anni che la affronto con continuità, prima cadevo sempre ed ero impaurita, adesso invece sono io che aggredisco la pista". "Ho temuto di perdere il podio, quattro anni fa arrivai quarta in supergigante per pochissimi centesimi - ha ricordato la Fanchini - non mi sarebbe piaciuto fare lo stesso in questa occasione. Il bronzo mi dà una carica speciale, ora voglio difendere il pettorale rosso di leader di supergigante in coppa del mondo con tutte le mie forze".

La dedica del bronzo è per un bambino sfortunato che adesso non c'è più. "Si chiamava Giovanni, aveva 2 anni ed è stato strappato ai genitori da una bruttissima malattia", ha detto l'azzurra.

Nel pomeriggio l'Italia è andata vicina alla sua terza medaglia, con Peter Fill, già d'argento nel SuperG, che si è classificato al quinto posto nella Supercombinata. L'oro è andato al norvegese Aksel Lund Svindal, primo dopo la manche di discesa, davanti al francese Julien Lizeroux e al croato Natko Zrncic-Dim. Solo rimpianti per due grandi favoriti della vigilia, usciti di scena durante lo slalom: il francese Jean Baptiste Grange e lo statunitense Bode Miller.


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