Altro morto nel ciclismo...

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aston villa
00venerdì 28 marzo 2008 20:13
Ha i contorni del giallo la morte, in provincia di Bergamo, del ciclista Valentino Fois. Il corridore, 34 anni, è stato trovato senza vita, intorno alle 8.30, dalla madre nella camera da letto della sua abitazione di Villa d'Almé. Le cause del decesso non sono ancora chiare: il primo referto medico parla semplicemente di arresto cardiocircolatorio. Secondo i primi rilievi, il ciclista sarebbe stato colto da un malore nel sonno.

Sul caso stanno però indagando i carabinieri della Compagnia di Zogno e nelle prossime ore sarà probabilmente l'autopsia a spiegare il motivo della morte. Amico e gregario di Marco Pantani, Valentino Fois era tornato a correre di recente dopo cinque anni di stop. Finito in un'inchiesta giudiziaria per doping, nel 2002 fu squalificato per tre anni; da allora cadde in una grave crisi depressiva, che lo portò a fare anche uso di sostanze stupefacenti. Gli ultimi guai con la giustizia risalgono a circa sei mesi fa, quando fu condannato a tre mesi dopo un tentato furto. Negli ultimi tempi, però, si era ripreso e nel dicembre scorso aveva firmato un contratto di un anno con l'Amore e Vita Mc Donald's di Ivano Fanini.

Dieci giorni fa era tornato dall'Africa, dove aveva corso il giro della Costa d'Avorio, classificandosi tra i primi 30, e si stava allenando per la Settimana Lombarda, che prenderà il via martedì prossimo in provincia di Bergamo. Valentino Fois stava bene fisicamente: ne sono la prova le competizioni alle quali ormai era tornato a partecipare, e i numerosi test antidoping cui era stato sottoposto negli ultimi mesi. Fois era tornato a casa mercoledì sera da Riccione, dove si era trattenuto per un paio di giorni con la sua squadra. Ieri pomeriggio ha restituito l'auto al compagno Ivan Quaranta, con cui ha trascorso le sue ultime ore di vita: "Ci siamo allenati insieme fino a quattro giorni fa - ha detto Quaranta - Siamo stati insieme anche ieri pomeriggio; abbiamo bevuto un aperitivo poi l'ho riaccompagnato a casa verso le 20, perché mi ha detto che sarebbe andato a trovare Rachele, la sua fidanzata. Stava bene, non so cosa sia potuto accadere".

Ieri sera, però, dalla fidanzata Valentino non è mai arrivato anche se dopo cena è comunque uscito: qualcuno lo ha visto da solo in un bar del centro di Bergamo, ma al momento non si sa come sia tornato a Villa d'Almé. Valentino Fois non possedeva più auto, e si spostava a piedi o in bicicletta. Questa mattina nella sua camera da letto, i carabinieri hanno trovato solo medicinali di uso comune - che sono stati acquisiti - e nessuna traccia di stupefacenti.

Gli inquirenti hanno trattenuto anche il suo telefono cellulare; i tabulati potrebbero infatti svelare l'identità della persona che per ultima lo ha visto in vita nella tarda serata di ieri. In giornata, i militari hanno comunque ascoltato i familiari del corridore, alcuni conoscenti, il medico di famiglia e poi Ivan Quaranta, Ivano e Cristian Fanini. E proprio dalla famiglia di Fois arriva la testimonianza di come la sua vicenda legata al doping lo aveva segnato profondamente: "Dopo la squalifica, nessuno più gli dava fiducia - dice Gianmario, fratello maggiore di Valentino - Alcuni giudici di gara gli impedivano persino di gareggiare nelle competizioni di gran fondo. In questi ultimi tempi si era ripreso e aveva trovato nell'Amore e Vita una squadra che non solo gli ha dato fiducia, ma che gli ha voluto davvero bene". Sconvolto il team manager della sua squadra: "Non ho parole - ha detto Cristian Fanini - Era contento, si stava allenando e soprattutto era pulito. Il doping con quello che è successo non c'entra nulla".
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