Abusi sotto anestesia?

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fabioeur
00mercoledì 29 settembre 2010 13:12
Allarme insolito per anestesisti, dentisti e infermieri in Australia e Nuova Zelanda. I medici dovranno avere l'accortezza di non restare mai da soli con i pazienti in sala operatoria. Il rischio, infatti, è quello di essere accusati di abusi sessuali approfittando dell'anestesia.


La raccomandazione viene dall’Ordine degli anestesisti di Australia e Nuova Zelanda ed è rivolta a tutto il personale sanitario che utilizza l'anestetico propofol; questo farmaco, infatti, ha un imbarazzante effetto collaterale, cioè può indurre uno stato di euforia accompagnato da sogni e allucinazioni sessuali. Il propofol, quest'anno già sotto accusa come responsabile della morte del cantante pop Michael Jackson, viene usato per per procedure di day surgery e dentistiche in quanto agisce in soli 30 secondi e ha un'emivita che varia dai due ai quattro secondi. Sono soprattutto i pazienti sottoposti a chirurgia ginecologica o urologica a pensare di avere subito molestie, soprattutto quelli si risvegliano con lividi e dolori genitali.


Il direttore degli affari professionali dell’Ordine, Barry Baker ha spiegato che i pazienti solitamente credono di essere svegli durante l'esperienza 'hard', con conseguente imbarazzo per tutto il personalemedico e infermieristico. Sempre secondo Baker, invece, i I casi genuini di abusi sessuali su pazienti sotto anestesia sono molto, molto rari.
el mono loco
00giovedì 30 settembre 2010 02:05
non cosa sia peggio: l'utilizzo di un farmaco dagli effetti "indesiderati" alquanto interessanti od il fatto che nemmeno quando andiamo sotto i ferri siamo al sicuro !!!!

Ma che mondaccio..............
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