51 maratone in 51 giorni...

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aston villa
00mercoledì 20 febbraio 2008 11:42
L’ora X è fissata per sabato alle 11. Il parco Ruffini si colorerà a festa per dare forza a Enzo Caporaso, da molti considerato un «pazzo», colui che proverà a correre 51 maratone consecutive in 51 giorni. L'obiettivo è battere il record dell'americano Dean Karnazes - fermatosi a 50 in altrettante giornate - ed entrare così nello storico libro del Guinness dei Primati. Se tutto andrà bene, se Caporaso riuscirà a portare a termine l'impresa, il trionfo verrà applaudito domenica 13 aprile al termine della Turin Marathon, l’ultima fatica in programma.

Ogni 24 ore il percorso sarà sempre il medesimo. Partenza e arrivo sono fissati in viale Plana nel cuore del Ruffini, che metterà a disposizione il proprio anello delimitato all'interno (misura 2009,286 metri da percorrere 21 volte) nel quale saranno appostati i cronometristi della Fidal. Ogni singola maratona, oltre ad essere ufficiale, potrà essere corsa da chiunque: basterà sborsare la simbolica cifra di 5 euro per acquistare il proprio pettorale.

Caporaso lancia un appello: «Correre in compagnia è tutta un'altra cosa - ammette il 48enne torinese -. Ho bisogno di più gente possibile, mi dà forza. Ci tengo a precisare una cosa: la mia vita andrà avanti come prima, alle 9 di mattina sarò in ufficio (situato davanti al Ruffini, ndr) e lavorerò fino alle 10,55 per essere poi alla partenza alle 11. Dopo ogni maratona tornerò in ufficio. Magari solo un po' più stanco ma tornerò. Proverò a correre sempre attorno alle 4 ore. Karnazes tenne una media di 4h06', spero di rimanere attorno a questo riscontro cronometrico. Se ci è riuscito lui ci posso riuscire pure io, anche se non sono l'uomo più in forma del mondo e se non ho i suoi muscoli».
Una sfida pazzesca. L'hanno definita così gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro. Da quando ha preso questa decisione Caporaso è andato dritto come un treno, convinto di potercela fare. Si è allenato con puntualità e precisione chirurgica, seguendo passo dopo passo le sue tabelle. Lui che ha corso 20 maratone negli ultimi 10 anni proverà a correrne addirittura 51 in meno di due mesi.

Nell'ultima, la Turin Marathon, spera di affiancare «Gelindo Bordin, uno straordinario atleta che ha già dato la sua disponibilità per correre il 13 aprile. Sarebbe un onore». La domanda più frequente che gli ha fatto la gente negli ultimi tempi è sempre la stessa: ma chi te lo fa fare? «Non ho l'ambizione di andare in copertina, lo faccio per me stesso. Alcuni pensano che mi sgretolerò sul percorso. Io invece sono convinto di farcela perché non sono uno sprovveduto. Mi sono preparato bene e sono seguito da uno staff eccezionale. La notizia del mio tentativo ha fatto il giro del mondo arrivando anche in Asia. Ora mi conoscono addirittura in Giappone».

La sua paura si chiama vento. Non teme la pioggia, il caldo improvviso o una possibile nevicata. I problemi potrebbero esserci nel caso in cui arrivassero delle grosse folate. «Mi danno proprio fastidio. Qualche anno fa ho corso una maratona a Salsomaggiore e mi sono fermato per colpa del vento». Negli ultimi dodici mesi, pur avendo trovato giornate difficili, non si è mai bloccato durante gli allenamenti. Per prepararsi al meglio all'appuntamento ha percorso oltre 6 mila km. Molti da solo, qualcuno in compagnia. Ora ne deve fare 2152 in 51 giorni. Un'impresa titanica.
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