"Elezioni perché?"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
stuwhima
00sabato 24 aprile 2010 15:52
YOANI SANCHEZ

Un lungo percorso mi ha trasformato da piccola pioniera che sorvegliava le urne in donna adulta con diversi anni di astensionismo alle spalle. Io e mia sorella andavamo con le nostre uniformi scolastiche durante le domeniche elettorali a fare il saluto marziale quando qualcuno inseriva la scheda nella fessura. Ricordo almeno tre motivi per partecipare a quelle elezioni: credevamo ancora che il potere del popolo fosse vero potere, non era possibile dire un “no” se la maestra – con tutta la sua autorità – ci convocava e, inoltre, durante quelle giornate distribuivano un panino al formaggio molto saporito.

Non mi perdevo neppure una votazione, a dire il vero, anche perché ci davano un succo di frutta in un vasetto di vetro, che in pieno periodo di razionamento era impossibile provare in altre circostanze. Con l’arrivo degli anni Novanta, molti di noi bambini che facevamo la guardia durante le elezioni ci siamo trasformati in giovani che annullavano le schede con frasi piene di punti esclamativi. Ricordo la prima volta che sono entrata in una cabina elettorale di legno e mi sono messa a scarabocchiare il pezzo di carta dove ci invitavano a "votare per tutti".

Una vicina mi consigliò di non provare a scrivere frasi polemiche invece di mettere una docile croce accanto ai nomi, perché ogni scheda aveva un numero identificativo. “Verranno a sapere che sei stata tu”, mi disse, e a colazione mi raccontò alcune storie di gente rimproverata per aver fatto qualcosa di simile. Ma ci sono certi momenti nella vita nei quali non si fa caso al rimprovero e al castigo. Quando andavamo a verificare il numero degli amici e dei familiari che avevano annullato la loro scheda, ci rendevamo conto che non corrispondeva proporzionalmente alle cifre comunicate dalla televisione. Le cose erano due: chi diceva di aver fatto un disegno invece di esprimere consenso mentiva, oppure erano le statistiche ufficiali a non coincidere con la realtà.

Per questo sono passata alla seconda fase del rancore, alla posizione di coloro che hanno smesso di confidare – totalmente – nel sistema di selezionare un candidato per il Potere Popolare. Adesso resto a casa durante le domeniche elettorali. Non so se distribuiscono ancora panini al formaggio per i bambini che sorvegliano le urne, ma so che continuano a mandarli a bussare alle porte degli assenteisti, per cercare di convincerli a recarsi al collegio elettorale. Forse – se tutto continuerà allo stesso modo – alcuni di loro compiranno 16 anni e prenderanno la matita rossa per scarabocchiare la scheda o adotteranno – proprio come me – l’astensionismo come forma di protesta.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com