Il Canada nel 2010 è stato il Paese che ha dominato la classifica con 945.000 turisti. All’ottavo posto con 63.000 visite si collocano i cittadini statunitensi.
ESP) Aumenta el turismo a Cuba en el2010. El Canadá en el 2010 ha sido el País que ha dominado la clasificación con945.000 turistas. Al octavo lugar con63.000 visitas se colocan los ciudadanos estadounidenses.
Il turismo è punto nevralgico dell’economia cubana, dissestata ed in rinnovamento. In fase di ristrutturazione e sempre più decisa a virare verso un sistema più sostenibile ma pur sempre accompagnata dai capisaldi di un’ideologia che la accompagna, nel bene e nel male, da oltre mezzo secolo.
Il fatto che Cuba abbia seguito una strada tutta sua, e l’abbia portata avanti con maggior determinazione, reggendo ai cambiamenti e alle pressioni esterne, l’ha resa una meta unica, che sa incuriosire il turista.
Volare a Cuba vuol dire tuffarsi in un mare cristallino, vedere luoghi incontaminati, saggiare una mentalità genuina. L’osservatore non potrà non restare esterefatto dai particolari, ognuno dei quali uno delle tante particolarità della quotidianità cubana. Uniti, ne esce un collage di colori, suoni, tradizioni, emozioni che non può non arrivare all’anima e contaminare ogni equilibrio saggiato nelle nostre terre d’appartenenza, dove il significato tangibile di vita si scontra con doveri incalzanti.
Su questa scia di premesse lungimiranti, i dati inerenti al numero di presenze registrate a Cuba continua ad aumentare anno dopo anno. Secondo la Oficina Nacional de Estadísticas (ONE), nel 2010 vi è stato un aumento del 11,3% su base annua delle presenze, pari a 137.930 visitatori in più. Il totale dei tursti del 2010 è stato di 2 milioni e mezzo.
Il trend continua anche valutando i dati dei primi mesi dell’anno in corso. Ad inizio Aprile 2011 Cuba ha già superato il milione di visitatori stranieri (il 10,4% in più rispetto al 2010) e pare alla portata il target fissato nel range compreso tra 2,7 – 3 milioni di presenze entro l’anno.
Le mete che continuano ad essere più famose sono quelle che offrono una sempre maggiore offerta turistica: Cayo Santa Maria, la provincia di Villa Clara e Varadero. Nell’isola le abitazioni residenziali disponibili sono passate dalle 55.656 unità del 2007 alle 65.031 del 2010 con un aumento del 16%
Nonostante un incremento che negli ultimi quattro anni è stato pari al 18%, i profitti dell’industria non sono aumentati e sono rimasti stazionari a 2.200 milioni di dollari, anzi, nel 2010 c’è stato paradossalmente un calo in tali termini di entrate pari a 18 milioni di dollari rispetto al 2007, quando i turisti furono mezzo milione in meno.
Il Canada nel 2010 è stato ancora il Paese che domina la classifica come numero di turisti stranieri con 945.000 persone, seguita a grande distanza dall’Inghilterra con 174.000, dall’Italia con 112.000 e dalla Spagna con 104.000.
Tra i latinoamericani il Messico occupa il settimo posto con 66.000 visitatori e l’Argentina il nono con 58.000.
Da registrare un aumento, all’ottavo posto, dei cittadini statunitensi, le cui visite hanno raggiunto le 63.000 unità, con un aumento del 20%. Nasce spontanea la considerazione di quanto grande sia il danno del divieto di soggiornare a Cuba per motivi turistici imposto dal Governo di Washington verso i loro cittadini. L’impatto con la Isla cambierebbe certamente gli equilibri ma porterebbe ad un frenetico aumento delle entrate, permettendo al Governo cubano di gestire casse ben più liquide. Ma ostacolare il vicino governo socialista è diventata la “missione” dei governi USA, ad oggi portata avanti dall’amministrazione Obama, quantomai determinata a rispettare la propria posizione.
Gli uomini buoni vanno in Paradiso, quelli cattivi a Patong