Mio zio, alpino del 7° di Belluno, fu uno dei primi, con altri commilitoni, ad arrivare sul luogo del disastro.
Si vedono nel video.
Trovo sopratutto "pezzi" di cadaveri, senza nome e "spellati" dallo spostamento d'aria.
Non c'era ancora il "DNA" e sono migliaia i corpi, o meglio i pezzi di corpi senza nome.