La Corte di Giustizia Federale, riunitasi questo pomeriggio a Roma, ha accolto il ricorso presentato dal Cagliari attraverso l’avvocato Mattia Grassani.
La sentenza di primo grado era stata emessa il 29 febbraio dopo che lo scorso 21 gennaio, il Procuratore federale della Figc aveva deferito alla Commissione Disciplinare nazionale il presidente del Cagliari Cellino e il giocatore della Salernitana (serie C/1, girone B) Gianluca Grassadonia.
Cellino era stato deferito «per aver violato l’obbligo di accettare la piena efficacia dei provvedimenti degli organi di giustizia sportiva e soggetti delegati della Figc, nonchè per aver contravvenuto ai principi di lealtà, correttezza e probità sportiva».
Per il calciatore invece il provvedimento era scattato «per aver espresso, nel corso di dichiarazioni pubblicate da organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi della reputazione del sig. Massimo Cellino».
Il difensore campano era andato via da Cagliari sei anni fa, dopo l’incendio doloso della sua auto. A distanza di qualche anno aveva ricordato quell’episodio nel corso di un’intervista a una radio, lanciando pesanti accuse alla società rossoblù e al suo presidente che lo aveva querelato senza chiedere preventiva autorizzazione alla Figc.
La squadra di Ballardini sale a quota 28 punti in classifica, raggiungendo il Livorno e scavalcando Reggina ed Empoli, rispettivamente a quota 27 e 26 punti.