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CAGLIARI

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2012 17:45
19/12/2007 18:33
 
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Re: Cagliari nel caos, Sonetti si dimette
trophies, 19/12/2007 10.03:

Nella notte cagliaritana ben due colpi di scena. Nedo Sonetti si è dimesso, e Gianpaolo non vuole tornare. Da diversi settimane si parlava della panchina traballante del tecnico, ma ora la decisione l'ha presa lui. Sonetti non ha potuto fare molto, la squadra non l'aveva costruita lui e ha dovuto addattarsi a quello che c'era a disposizione. Dopo il quarto ko di fila, però, dalle sue parole non sembrava trapelare niente. Un discorso da professionista: "La squadra indivisualmente ha dei valori, ma poi ognuno andrebbe accompagnato da un altro tipo di giocatore, non c'è nessuno che salti l'uomo e garantisca il cambio di passo. Uno combatte se ha le armi per combattere. Speriamo che questa situazione si possa risolvere".

La conclusione del discorso poteva far pensare solo a un "io non posso farci niente, non dipende da me", ma probabilmente Sonetti stava già pensando di abbandonare. Anche le voci persistenti sul ritorno di Gianpaolo non erano certo uno stimolo in più a restare e fare bene. Adesso, però, l'ex tecnico esonerato più volte sembra l'unica possibilità del club cagliaritano. A sorpresa di tutti però, Cellino richiama Gianpaolo che però non si presenta. Allora l'unica domanda da porsi è, cosa accadrà con l'ex tecnico? Dipende se la decisione di non presentarsi è derivata da una pausa di riflessione o da qualcos'altro. Sicuramente, per accettare, Gianpaolo avrà bisogno di garanzie e, dettaglio non trascurabile, bisognerà vedere cosa ne pensa il ds Salerno che stava già lavorando al mercato di gennaio per ridisegnare la squadra. Insomma attesa di poche ore per sapere in che mani finirà il Cagliari.





Cagliari nel caos, Sonetti si dimette, Giampaolo: "Non torno"
Stava per scoccare la mezzanotte quando è esploso l'ennesimo terremoto della stagione del Cagliari, a dir poco surreale. Nedo Sonetti ha rimesso il suo mandato di allenatore del Cagliari nelle mani di Cellino che non ha perso tempo e ha convocato Giampaolo. Ma il tecnico, silurato dopo la partita non giocata con la Roma dell'11 novembre, ha fatto sapere attraverso il suo avvocato che non tornerà "nonostante il grave danno economico di questa mia scelta". E il Cagliari sembra non trovare pace.
IL NO. L'ennesimo terremoto di una stagione surreale ieri poco prima della mezzanotte. Nedo Sonetti ha rimesso il suo mandato di allenatore del Cagliari nelle mani del presidente Cellino che non ha perso tempo e ha convocato Marco Giampaolo. Ma il tecnico, silurato dopo la partita non giocata con la Roma dell'11 novembre, attraverso il suo legale, l'avvocato Piero Olla, ha detto no: "Dignità e orgoglio non hanno prezzo", ha fatto sapere. Salta dunque anche il contratto che lo legava al Cagliari sino al 2010.

GIORNATA FRENETICA. Ecco il racconto della giornata di ieri. Una giornata frenetica ma non pareva che dovesse avere uno sbocco simile. Lunedì, infatti, Sonetti e il direttore sportivo, Nicola Salerno, erano rimasti a lungo nell'ufficio del presidente per delineare strategia e mosse sul mercato per rinforzare una squadra evidentemente inadeguata per la serie A. I numeri sono chiari: ultimo posto in classifica, due sole vittorie (entrambe sotto la gestione di Giampaolo), quattro pareggi e ben dieci sconfitte, di cui cinque al Sant'Elia, una volta fortino inespugnabile. Da brividi anche il rapporto tra i gol segnati (dodici) e subiti (ventotto). Il lungo vertice con il presidente, non ha però rasserenato Sonetti che ha trascorso un pessimo martedì, tra amare riflessioni e molta preoccupazione per la riuscita dell'operazione salvezza. Dopo aver diretto l'allenamento e partecipato alla rituale conferenza stampa, Sonetti si è rifugiato nella club house del centro sportivo e ha maturato la decisione. Nel frattempo, Cellino, Salerno e il team manager Marroccu facevano il punto della situazione. Alla fine della riunione, sia Cellino che Salerno si stavano dirigendo verso l'aeroporto di Elmas, con l'intenzione di raggiungere Milano con l'ultimo volo della giornata. Cellino oggi ha pressanti impegni di Lega mentre Salerno avrebbe dovuto iniziare a stringere i tempi su alcune trattative di mercato. Quando era già in auto diretto a Elmas, Salerno ha ricevuto la chiamata di Sonetti che lo pregava di recarsi ad Assemini per un incontro urgente. A quel punto, anche Cellino ha cambiato programma ed entrambi si sono recati dal tecnico.

IL VERTICE. Il vertice è iniziato poco dopo le nove ed è finito quando stava per scoccare la mezzanotte. Naturalmente, sono trapelati solo pochi particolari e, soprattutto, non sono chiarissimi i motivi che hanno spinto capitan Nedo a rimettere il proprio mandato di allenatore. I risultati hanno certo avuto un peso notevole. Sonetti in cinque partite ha raccolto solo un punto, frutto del pareggio casalingo con il Livorno. Dall'altra parte le sconfitte con Roma, Milan e Inter, tutte comprensibili, e quella disastrosa di Empoli. Insomma, un momento difficile ma ancora gestibile, dal momento che il Cagliari aveva avuto la disavventura di affrontare, in rapida sequenza, tre delle squadre più forti del campionato. Quindi, potrebbero aver influito altri elementi. Per esempio, la situazione di Foggia, che ieri si è allenato con il gruppo senza però nascondere il disagio di trovarsi in una situazione esplosiva, con gli ultrà della curva che lo contestano ferocemente dopo la lite con Marchini. Inoltre, Sonetti si è ritrovato tra le mani un organico disegnato a immagine e somiglianza di Giampaolo e che a gennaio dovrebbe essere praticamente rifondato.

ENORMI DIFFICOLTA'. Trovandosi di fronte a enormi difficoltà («rispetto a questa situazione, le altre due volte è stato una bazzecola rimettere le cose a posto», aveva rivelato Sonetti l'altro giorno) e non volendo dare la più pallida idea di essere un ostacolo ai piani della società, Sonetti ha presentato le dimissioni, che Cellino ha accettato con riserva. Una formula di rito, in attesa degli sviluppi di oggi che potrebbero essere clamorosi. La società, con telegramma ufficiale, ha convocato Marco Giampaolo, il vice Fabio Micarelli, i preparatori atletici Maurizio Di Renzo e Roberto Peressutti, e quello dei portieri, Emilio Tuccella. Invece è arrivato il no. Giampaolo tra parentesi era a un passo dalla risoluzione del contratto che lo lega al Cagliari sino al 2010. Le trattative tra le parti per giungere a una definizione amichevole erano avviatissime e sembrava che la firma dovesse arrivare nel giro di un paio di giorni
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