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Una manifestazione di massa per la liberazione dei Cinque Eroi

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2006 12:50
11/12/2006 12:50
 
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Granma Int. CÁRDENAS. – Domani saranno loro a guidare questa marcia per la pace dell’umanità ed altre nobili cause, ha espresso Irma Sheweret, madre di René, parlando nell’atto di fronte al Museo della Battaglia delle Idee, svoltosi a conclusione della tradizionale sfilata già carica di storia in questo scenario di molteplici battaglie.

Una volta di più le madri e tutto il popolo di Cárdenas hanno innalzato le loro voci per reclamare giustizia e libertà per i Cinque Eroi prigionieri politici negli Stati Uniti. Ha messo in risalto che la solidarietà sta crescendo, che sempre più persone nel mondo si uniscono alla richiesta di libertà per i loro figli, ma che la lotta non cesserà fino al loro definitivo ritorno. Libertà adesso!, riportava più di uno striscione.

Il corteo (un appuntamento che convoca centinaia di abitanti di Cárdenas) è partito dalla casa di Raquel, la defunta nonna di Elián e si è concluso nel Museo della Battaglia delle Idee, dove si è svolto il sentito atto di massa. Lì è stata consegnata ai familiari dei Cinque una spilla d’argento con l’effigie individuale degli Eroi, opera dell’orefice Renier Fernández Cordero.

Il 6 dicembre è stato celebrato il 13º compleanno di Elián González e il settimo anniversario del corteo che venne indetto per esigere il ritorno del piccolo sequestrato a Miami, fatto che scatenò la battaglia ideologica conosciuta come Battaglia delle Idee.

Lo stesso giorno è stata realizzata una mattinata speciale nella scuola elementare Marcelo Salado ed è stato commemorato il 36º anniversario della fondazione della Federazione degli Studenti Medi (FEEM la sigla in spagnolo). Sono state inaugurate anche opere sociali come la scuola media inferiore José Martí, il corpo di guardia dell’ospedale municipale ed il policlinico Eroi del Moncada.

Un momento particolarmente emozionante è stato quando il piccolo Elián ha comunicato alla comitiva che ha visitato la sua scuola di avere appena parlato al telefono con Fernando González, uno dei Cinque Eroi combattenti antiterroristi prigionieri nelle carceri dell’impero.

Ha detto che Fernando ha fatto gli auguri a lui e agli altri bambini di Cárdenas che compiono gli anni, esortandoli ad essere migliori.

MOSTRA DI SOLIDARIETÀ IN PERÙ CON I CINQUE EROI CUBANI

Granma Int. L’AVANA, 7 dicembre (AIN). – “Per la cultura e la vita” è il nome di un’esposizione di pitture peruviane e posters cubani, inaugurata nella capitale peruviana Lima in omaggio solidale ai Cinque combattenti contro il terrorismo detenuti negli USA.

L’apertura della mostra ha potuto contare sulla presenza di Gustavo Espinoza, presidente del Comitato Peruviano di Solidarietà con i Cinque Eroi e dell’ambasciatore dell’Isola nel paese andino, Luis Delfín Pérez, ha informato l’agenzia Prensa Latina.

Espinoza ha messo in risalto che le opere esposte esprimono la richiesta mondiale che cessi il blocco statunitense contro Cuba e che vengano liberati i Cinque patrioti cubani.

Ha anche segnalato che l’esposizione fa parte della II Giornata Internazionale di Solidarietà con i Cinque, che si sta sviluppando in 106 paesi e unisce la voce di tutte le forze progressiste del mondo.

I Cinque si erano infiltrati nei gruppi d’estrema destra con base a Miami, che hanno organizzato ed eseguito per più di 45 anni azioni terroristiche contro il popolo cubano, lasciando un saldo di migliaia di morti, mutilati e ingentissimi danni materiali.

I Cinque, nonostante che la loro opera avesse un carattere patriottico, vennero arrestati dalle autorità statunitensi, accusati di spionaggio e condannati in un processo prefabbricato nella stessa città di Miami, nel quale la Procura non è stata in grado di presentare alcuna prova a sostegno dell’accusa che operassero contro gli USA.

Il Comitato di Solidarietà raccoglierà in Perù le firme per una petizione che chiede la liberazione dei cinque cubani e realizzerà altre iniziative orientate a rompere il muro di silenzio che gli interessi più torbidi hanno innalzato attorno a questa causa.

L’ambasciatore cubano, ringraziando i suoi compatrioti per l’appoggio, ha detto che la mostra rappresenta un apporto per rompere il cerchio che pretende di far passare sotto silenzio la lotta per la liberazione dei Cinque Eroi, chiamati così a Cuba perchè stavano operando per frustrare attentati terroristici contro la loro patria.

Dopo aver elogiato la qualità delle opere presentate, ha segnalato che queste rappresentano un gesto d’amore nei confronti della vita e di solidarietà con il reclamo di tutto un popolo per la liberazione dei suoi difensori.

La mostra, installata nel Centro Culturale della Scuola di Belle Arti di Lima, è patrocinata anche dalle case d’Amicizia Perù-Cuba e dalla Lega Parlamentare binazionale e comprende 26 opere di artisti dei due paesi.

Gli uomini buoni vanno in Paradiso, quelli cattivi a Patong
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